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L'agapanto è un fiore da esterno. La variante sempreverde si trova facilmente nei vivai, ma gli addetti al mestiere lo consigliano esclusivamente a chi abbia un giardino molto ampio o comunque tanto spazio poiché è una pianta che tende ad ingrandirsi facilmente e non diminuisce di volume neanche d'inverno. Per tale ragione, negli anni, si è affermata anche una variante nana, ma in realtà anche la specie canonica africano può tranquillamente essere coltivata in vaso. Se si desidera far crescere un agapanto nel proprio giardino o porlo come bordatura di una piscina, di un piccolo stagno o un vialetto, ci sono alcuni elementi da tenere presente. Per prima cosa bisogna sapere che l'agapantus cresce meglio in un terreno moderatamente fertile. Se questo fosse troppo fecondo, infatti, favorirebbe una crescita rigogliosa, che tuttavia potrebbe subire maggiori danni durante l'inverno, fino alla morte della pianta. Un ulteriore requisito è il caldo. L'agapanto sta bene al sole. Necessita della mezz'ombra solo in luoghi eccessivamente caldi. Per il resto è sufficiente piantare i rizomi nel suolo alla profondità di 3 cm e con una distanza di 60 cm tra una radice e l'altra.
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Una volta piantato l'agapantus, dopo averlo posizionato in un luogo ben assolato, bisogna prendersene cura annaffiandolo regolarmente, soprattutto durante la prima stagione di vita della pianta. Le annaffiature devono essere sistematiche da aprile ad ottobre, senza tuttavia essere abbondanti. Il terreno, infatti, non deve mai essere troppo umido. Durante l'autunno e per tutto il periodo invernale, invece, l'agapanto non necessita acqua. Vanno assolutamente sospese anche le concimazioni, per evitare che la pianta germogli troppo e diventi sensibile alle gelate.La moltiplicazione degli agapanti può avvenire sia tramite seme che attraverso la divisione della pianta per rizoma. Nel primo caso bisogna agire o durante l'autunno o in primavera, appena gli involucri contenenti i semi si seccano. Questo procedimento non è molto utilizzato poiché ci vogliono più di tre anni perché si possa ammirare un fiore di agapanto nella nuova piantina. Di solito esso avviene in natura attraverso il trasporto dei semi effettuato dagli uccelli. In genere il metodo più utilizzato è quello della divisione dei cespi dalla radice subito dopo la fioritura.
L'agapantus in Africa è tuttora considerato una pianta magica e prodigiosa. Le donne incinte del popolo Xhosa portano delle collane fatte di radici di agapanto intrecciate per partorire bambini sani. Gli Zulu utilizzano sempre le radici per curare una grande varietà di malattie, oltre che per proteggersi dai fulmini. Non bisogna tuttavia lasciarsi rassicurare dai principi medicali dell'agapanto, poiché come molte altre piante dalle proprietà officinali, anche questo meraviglioso bulbo blu contiene delle sostanze tutt'altro che benefiche per gli esseri umani. Infatti, nonostante le saponine presenti nel fiore abbiano in effetti proprietà antinfiammatorie e favoriscano il riassorbimento degli edema, sono comunque sostanze tossiche in grado di provocare irritazioni alla cute e agli occhi e lacerazioni alla bocca. Per tale ragione bisogna sempre ricordarsi di utilizzare dei guanti quando si maneggia l'agapantus. In caso contrario, per alleviare l'eruzione cutanea e qualsiasi altra reazione da esso provocata basta semplicemente lavare la zona con dell'acqua e del sapone neutro ed asciugarla con un panno morbido oppure farsi un bagno aggiungendo della farina d'avena all'acqua.
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