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Gli anemoni sono fiori le cui origini sono da tracciare in tutte le zone dal clima mite di tutto il mondo: si tratta di una pianta molto antica, della quale si hanno testimonianze risalenti a secoli fa, soprattutto in Oriente e in tutta l’area mediterranea. Oggi questi fiori sono diffusi ovunque e, in particolare, nel nostro paese è facile incontrarli nelle aree ombrose in zone montane. L’origine del nome anemone non è chiara: alcuni botanici pensano che il nome derivi dal termine greco ànemos che significa vento e potrebbe indicare il fatto che questi fiori crescono soprattutto nei luoghi ventosi di montagna, oppure potrebbe voler suggerire il fatto che questi fiori sono molto fragili e appassiscono rapidamente. In ogni caso, per il suo nome viene chiamato anche fiore del vento e per gli antichi egizi indicava la caducità della vita e la malattia; ancora oggi, nel linguaggio dei fiori, l’anemone indica la malattia, la fragilità e la solitudine. Per i cristiani, invece, gli anemoni dai petali rossi sono nati dalle gocce di sangue di Gesù crocifisso.
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Gli anemoni sono ottimi fiori da bordura visto che non superano mai i trenta centimetri di altezza, ma possono essere coltivati anche in vaso o usati come fiori da tagliare e da tenere in casa come ornamento. I bulbi degli anemoni, dopo essere stati interrati, producono profonde radici in breve tempo: poi, in primavera, crescono degli alti fusti sulla cui cima si apriranno i bellissimi fiori, che possono essere a tinta unita oppure striati di varie sfumature. Gli anemoni devono essere tenuti o in posizioni soleggiate o al massimo a mezzombra; in inverno i bulbi vanno estratti dal terreno e vanno conservati in un luogo fresco e buio affinché si asciughino e si riposino fino alla primavera successiva, quando potranno essere messi di nuovo a dimora. Se li si coltiva in zone dall’inverno mite, allora i bulbi possono essere anche lasciati a terra ma dopo qualche anno si rovineranno e andranno sostituiti.
Gli anemoni sono fiori che vanno annaffiati con regolarità durante tutto il periodo della fioritura, dunque dall’inizio della primavera fino all’inizio dell’autunno: il terreno deve essere sempre umido ma non deve mai presentare ristagni d’acqua che potrebbero far marcire i bulbi. Non appena gli ultimi fiori appassiscono, bisogna interrompere l’irrigazione per lasciar seccare la pianta e far preparare i bulbi alla loro rimozione e al riposo che durerà fino alla primavera successiva. I rizomi degli anemoni non hanno bisogno di un terreno particolare, l’importante è che sia ben drenato. Per propagare questa pianta è consigliabile dividere i bulbi in inverno, quando li si toglie dal terreno. Altrimenti, a fine estate, si può procedere con la propagazione per seme. Per quanto riguarda le specie, la più diffusa è sicuramente l’anemone coronaria, ma anche le altre sono molto belle: vanno scelte in base ai propri gusti, ricordandosi di piantare ogni esemplare ad almeno venti centrimetri l’uno dall’altro.
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