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La parte bianca della calla che tutti credono essere un fiore, in realtà non lo è, ma si tratta di foglie arrotolate che avvolgono l'infiorescenza interna. L'asta gialla al centro della parte finale del fusto bianca ha nella parte bassa i fiori femminili e nella parte alta quelli maschili. La coltivazione comincia con il bulbo e, una volta che la pianta è nata, va annaffiata regolarmente e concimata con moderazione per mantenere a lungo il fiore che andrà tolto una volta che si seccherà. La calla può superare il metro di altezza e produce anche dei frutti costituiti da bacche non commestibili. La coltivazione viene fatta soprattutto per vendere i fiori recisi, che vanno messi in un vaso con un po' d'acqua e concime specifico per fiori. Le piante possono essere di due tipi, a fioritura primaverile o a fioritura autunnale; nel primo caso i fiori si svilupperanno a maggio e nel secondo a ottobre. In entrambi i casi, una volta che terminata la fioritura le piante richiedono un periodo di riposo che duri almeno tre mesi dalla caduta dell'ultimo fiore. Sono piante che amano gli ambienti umidi, pertanto è buona norma spruzzarle regolarmente di evitando il fiore che potrebbe macchiarsi.
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La pianta va concimata esclusivamente quando fiorisce con un fertilizzante liquido diluito nell'acqua. Durante gli altri mesi, oltre a sospendere quasi del tutto le annaffiature, bisogna evitare il concime. Per le specie che fioriscono in primavera, la concimazione inizia a febbraio e termina a giugno, mentre per quelle autunnali deve essere fatta da aprile a ottobre. Il concime deve avere una percentuale più elevata di potassio, poco fosforo, ancora meno azoto e naturalmente tutti i minerali essenziali come zinco, ferro, manganese, boro, molibdeno e magnesio. Esistono in commercio anche concimi specifici per le calle, che vanno somministrati in misura leggermente inferiore rispetto a quanto è scritto sulla confezione. Troppo concime fa male, specialmente se sono corrette l'esposizione, il terreno e le irrigazioni. Le foglie secche vanno tolte, in modo da preservare l'insorgere di funghi e parassiti e il fertilizzante va dato solamente quando vi sono i fiori una volta alla settimana nel terriccio o sulle foglie. Le calle coltivate in vaso vanno rinvasate ogni due anni in contenitori più grandi con terriccio nuovo, lasciandole qualche mese senza alcun tipo di fertilizzante.
La calla teme il ristagno d'acqua che provoca il marciume delle radici, una patologia molto frequente e fatale per ogni pianta fiorita. Per proteggere ulteriormente le radici, le calle coltivate in giardino o nei vasi sul balcone vanno cosparse di pacciamatura intorno al fusto, perché il gelo è uno dei peggiori nemici di questa pianta. Alcune specie più delicate, devono essere tolte dalla terra una volta terminata la fioritura e rinvasate tra dicembre e gennaio. Oltre al marciume delle radici, le calle sono soggette a tutti i tipi di infestazione più comuni delle piante che stanno all'esterno. Un parassita frequente è la cocciniglia, che si nota subito ad occhio nudo e va estirpata immediatamente prima che faccia morire la pianta. Bisogna prestare attenzione al ragno rosso, che si nota con dei sottili filamenti al di sotto delle foglie che hanno sulla parte superiore delle escoriazioni tondeggianti e marroncine. L'unico rimedio è l'insetticida che si acquista in qualunque negozio. Quando le foglie si accartocciano non sempre è a causa di funghi o parassiti, ma potrebbe essere dovuto a poca acqua e quando si bruciano la pianta esposta al sole diretto è stata nebulizzata troppo.
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