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Una classe di piante che risulta molto affascinante è quella delle piante acquatiche: esse sono straordinarie perché sono tra quelle che hanno subito una maggiore evoluzione, passando dall’avere solide radici sulla terraferma al galleggiamento sul pelo dell’acqua con radici sommerse a mo’ di tentacoli. E’ chiaro che questa evoluzione quasi estrema sia stata causata dall’habitat in cui si trovavano queste piante, molto paludose e dal terreno molle ed irrorato, ma la pianta stessa ha mostrato grande adattamento: infatti l’abbondanza di acqua è un male per tutte le piante “normali”, quindi le piante acquatiche hanno dovuto modificare tutti i meccanismi di assimilazione delle proprietà ed inoltre si saranno sicuramente rese necessarie delle modifiche nei tessuti più esterni che avranno avuto bisogno di una maggiore resistenza alla continua immersione in acqua senza perdere in consistenza. Molte piante acquatiche vengono utilizzate per arredare giardini e per ricreare angoli di paesaggio esotico per chi ha la possibilità di possedere un piccolo specchio d’acqua in giardino. Ebbene, non solo: alcune piante acquatiche sono conosciute ed apprezzate anche in ambito fitoterapico ed erboristico, proprio nei paragrafi successivi ne analizzeremo una.
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“Bacopa” è il nome di un genere di piante molto conosciuto; ovviamente stiamo parlando di piante acquatiche e nello specifico di un genere che raggruppa piante non immerse ma galleggianti, dallo stile molto decorativo ed anche capace di sviluppare molti fiori in varie condizioni. La pianta si mostra come formata da una piattaforma galleggiante di piccole foglie, ma numerose e molto vicine; esse sono attaccate ad uno stelo principale (ma poco visibile) attorniato da varie diramazioni che formano un piccolo cespuglio non molto fitto. Sulla terminazione di questi steli nascono dei fiorellini di colore bianco e simili a piccole margherite (cioè con la parte fertile centrale di colore giallo ed abbastanza prominente). Abbiamo già detto che la Bacopa (la quale esiste in più specie diverse) è molto utilizzata come pianta ornamentale e ciò deriva dal fatto che possiede bei fiori e che non ha bisogno di condizioni particolari per fiorire; infatti, nonostante sia originaria dei climi tropicali del sud-est asiatico, la Bacopa fiorisce in abbondanza anche presso le nostre latitudini ed i nostri climi, quindi è molto diffusa anche da noi. Inoltre non ha una crescita aggressiva quindi non invaderà rapidamente tutto lo specchio d’acqua, oltre che dimostra un facile controllo.
Probabilmente nella cultura occidentale la bacopa è passata solo di recente da essere una pianta solo decorativa ad essere una pianta anche di interesse fitoterapico; sta di fatto però che nella cultura medica ed erboristica indiana essa lo è fin da tempi remoti, come molte altre piante che oggi fanno parte dei cataloghi delle nostre erboristerie. Ebbene, la Bacopa ha un enorme interesse erboristico perché i suoi effetti sono abbastanza differenti dai classici erboristici come la camomilla, la calendula, la malva ecc.: essi sono per lo più dei calmanti e degli idratanti, utilissimi sia per calmare dolori superficiali e sia per rigenerare un po’ il nostro organismo. La bacopa ha un’azione molto positiva su tutto ciò che riguarda le capacità cognitive e quelle in generale del sistema nervoso, come i riflessi, la capacità di concentrazione e di memorizzazione. E’ chiaro che non si tratta di doping, però ci sono tanti studi che hanno dimostrato la sua positiva influenza sulle nostre capacità mentali. Fatto ciò e dimostrata anche la totale (per ora, ma gli studi a cui è stata sottoposta sono davvero numerosi) assenza di effetti collaterali, la Bacopa è diventata una pianta di enorme interesse per studenti, impiegati, anziani e persone che sentono il bisogno di migliorare le proprietà cognitive e mnemoniche del proprio corpo.
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