Bocche di leone fiori

Informazioni e cenni botanici

le bocche di leone sono i fiori della pianta Antirrhinum majus, volgarmente chiamati in questo modo per la particolare conformazione dei petali che ricordano, vagamente, la bocca di un animale. Questa pianta originaria del bacino del Mediterraneo e del Nord Africa, è ampiamente diffusa in tutto il mondo per la particolare infiorescenza a pannocchia ricca di fiori profumati e per la sua facilità di adattamento. Nel suo habitat naturale la bocca di leone cresce spontanea su terreni calcarei o lungo muri di cinta nelle zone rurali. Esistono innumerevoli varietà, pertanto la colorazione dei fiori può variare dall’arancio fino al porpora intenso, passando per il rosa, il rosso, il giallo e alcune tonalità di viola. Il portamento è arbustivo o cespuglioso e le foglie, lunghe e affusolate, sono coperte da una rada peluria. A fioritura ultimata appare il frutto, rappresentato da una piccola capsula coriacea al cui interno sono rinchiusi piccoli semi di colore nero.
Bocche di leone rosa

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Raccolta dei semi

Antirrhinum majus Per ottenere delle bocche di leone la via più semplice è rappresentata dalla semina. Questa pianta, infatti, produce innumerevoli semi che germogliano con estrema facilità, ed è possibile reperirli ormai ovunque, dai vivai ai supermercati. Se si desidera raccogliere i semi, però, ci si può recare agli inizi dell’autunno in una zona rurale dove si è sicuri che cresca questa pianta. Individuati gli steli senza fiore, bisognerà raccogliere delicatamente i frutti maturi, riconoscibili per la loro forma rotondeggiante e tre singolari fori sull’apice che permettono la fuoriuscita dei semi. Non è sempre facile trovare dei frutti pieni, ma ispezionando varie piante si otterranno risultati soddisfacenti. Una volta ottenuti i semi, bisognerà attendere la fine dell’inverno per piantarli; per avere una ricca fioritura, infatti, si consiglia la semina alla fine di febbraio, in un terriccio a base calcarea e ben drenante da tenere costantemente umido (ma mai fradicio). Per i primi tempi i semi vanno tenuti a dimora con una piccola serra, ma già con l’arrivo dei primi tepori si provvederà a toglierla lasciando che il sole irradi i vasi.

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Cura e coltivazione delle bocche di leone

Particolare del fiore Una volta che i semi avranno prodotto germogli lunghi una decina di centimetri, è possibile trasferirli in un vaso più grande o direttamente in giardino, avendo cura di distanziarli l’uno dall’altro per evitare che si sovrappongano troppo durante la crescita. Le bocche di leone hanno bisogno della luce diretta del sole e di innaffiature moderate nei periodi estivi; esse infatti resistono molto bene ai periodi di siccità, a patto che non siano troppo prolungati. Temono i ristagni d’acqua che porterebbero rapidamente alla morte gli esemplari, pertanto si consiglia sempre un terreno drenante e soprattutto ricco di humus. Le fioriture abbondanti si verificano tra giugno ed agosto, ed i fiori e le foglie secche vanno eliminate per evitare attacchi batterici e stimolare ulteriormente la pianta a fiorire. Non è necessaria la potatura, se non in piante che tendono a crescere troppo, in questo caso sarà bene tagliare le cime senza fiori mediante un taglio netto.


Bocche di leone fiori: Curiosità

Varietà cromatiche delle bocche di leone La somiglianza di questi fiori con il muso degli animali era nota già agli antichi greci e romani: l’epiteto Antirrhinum infatti è composto dai termini grechi "anti", che vuol dire "simile", e "rhin", che significa muso o naso. Grazie alla presenza di iridoidi e glicosidi vari, la bocca di leone è utilizzata fin dall’antichità a scopo terapeutico. Gli infusi delle foglie e dei fiori essiccati infatti risultano efficaci contro le allergie (spesso componente principale nella preparazione degli antistaminici naturali), alcuni disturbi del fegato, dei reni e della vescica e a diverse patologie legate allo stomaco e all’intestino, nonché come lenitivo per le infiammazioni della mucosa orale e dell’esofago. Applicato sulle ferite aiuta la cicatrizzazione dei tessuti, anche in caso di punture di insetto, abrasioni e scottature.



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