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Le calceolarie sono piante che hanno bisogno di crescere in ambienti abbastanza illuminati ma non gradiscono essere esposte ai raggi diretti del sole. La loro posizione ideale sarebbe una zona di mezz’ombra nel quale nell’aria è presente anche un po’ di umidità. Sono piante molto resistenti alle temperature alte, al contrario non riescono a sopportare le temperature basse e le gelate. Si consiglia di non farle crescere in ambienti in cui le temperature sono inferiori ai 10°C, la temperatura ideale si aggira intorno ai 20°C. Il terreno preferito da questi tipi di piante è un terriccio diviso in due parti, da un lato è composta da torba e dall’altro da sabbia. Si consiglia un terreno ben drenato e soffice, è giusto sapere che queste piante non gradiscono la formazione di ristagni idrici. Per quanto riguarda le irrigazioni, durante il periodo primaverile e quello estivo vanno annaffiate regolarmente ma senza abbondare. L’acqua utilizzata per le annaffiature deve essere a temperatura ambiente e, tra un’annaffiatura e l’altra, bisogna assicurarsi che il terreno sia ben asciutto. Le Calceolarie hanno bisogno di crescere in ambienti umidi e quindi il terreno va solo inumidito ma non inzuppato d’acqua. Per far si che si crea un tasso di umidità soddisfacente per il fabbisogno della pianta è consigliabile porre dell’argilla espansa al di sotto del vaso nel quale è coltivata la piantina.
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Le Calceolarie non necessitano di particolari potature, basta rimuovere le parti delle piante danneggiate come le foglie ingiallite, i rami secchi ed i fiori appassiti. Per svolgere questo lavoro si consiglia di utilizzare degli attrezzi puliti, affilati e disinfettati in modo da non provocare infezioni alla pianta. Queste piante, come tante altre, hanno bisogno di concimazioni per svilupparsi al meglio. Le concimazioni vanno effettuate ogni due settimane dal mese di aprile a quello di settembre con dei fertilizzanti per piante verdi che vanno diluiti nell’acqua utilizzata per le annaffiature. Per queste piante che sviluppano molte foglie è preferibile utilizzare del concime con un tasso di Potassio più alto, in questo modo si favorisce lo sviluppo dei fiorellini. Il concime che viene somministrato a queste piante, oltre a contenere Azoto, Fosforo e Potassio, deve contenere anche Ferro, Boro, Zinco, Manganese, Rame e Molibdeno. La messa a dimora delle Calceolarie va effettuata durante il periodo primaverile estraendo la pianta dal vaso e ripulendo le radici dalla troppa terra. Dopo di che si deve scavare una buca che sia abbastanza profonda da contenere le radici ed inseriamo la pianta nel terreno. Una volta ricoperta la buca con la terra, la pianta, va annaffiata abbondantemente.
La fioritura di queste piante varia in base alla specie di appartenenza, in genere avviene tra il periodo primaverile e l’inizio del periodo autunnale. I suoi fiori particolarissimi e coloratissimi sono, come già detto in precedenza, la caratteristica fondamentale delle Calceolarie. La moltiplicazione di queste piante avviene per seme. La semina va effettuata dal mese di marzo, ovvero all’inizio del periodo primaverile. I semini vanno messi in un contenitore con all’interno terra e sabbia e vanno coperti con un telo di plastica in modo che siano protetti. Importante è sapere che il contenitore non va posto in un luogo con la temperatura inferiore ai 20°c, non va esposto ai raggi diretti del sole e la terra deve essere sempre un po’ umida. Nel momento in cui vedremo nascere i primi germogli possiamo rimuovere la copertura di plastica e possiamo aumentare la luce nel luogo nel quale posti. Quando le piante saranno ormai grandi possiamo trasferirle in vasi singoli nel quale mettiamo terra, torba e sabbia. Per quanto riguardano le malattie ed i parassiti che colpiscono queste piante quasi tutte dipendono da poca attenzione nel darle le giuste cure. Per esempio, se osserviamo la pianta e vediamo che le foglie cominciano ad ingiallire significa che stanno crescendo in luoghi con temperature troppo alte per i loro gusti e quindi dovremmo provvedere spostandole in zone più fresche. Se invece notiamo che le foglie dalla base in poi cominciano ad appassire completamente sono state colpite da malattie fungine. Una cura a ciò è somministrare alla pianta un fungicida specifico, anche se è difficile recuperare la pianta.
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