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Queste piante preferiscono crescere in terreni leggeri che garantiscono un buon drenaggio e in terreni ricchi di sostanze nutritive ed indispensabili per un buono sviluppo. Le Calendula sono piante che amano il sole e l’aria aperta, infatti, vanno coltivate all’aperto in piena terra oppure in vaso ma che sia posto sul balcone o su di un terrazzino. Sono piante che si adattano facilmente a qualsiasi tipo di clima e a qualsiasi situazione ambientale nel quale vengono poste. Tollerano le alte temperature e amano le lunghe esposizioni ai raggi diretti del sole. Per quanto riguarda le irrigazioni, le Calendula, vanno annaffiate regolarmente in modo tale da mantenere il terreno sempre umido. Le annaffiature sono delle procedure importantissime per queste piante, soprattutto nel periodo di fioritura. Si consiglia di fare attenzione a non abbondare con l’acqua perché i ristagni idrici sono dannosissimi per queste piante. Le calendula vanno concimate ogni 15 giorni da periodo in cui nascono i primi germogli fino a fine fioritura. Il concime da utilizzare è un fertilizzante liquido che va diluito nell’acqua utilizzata per le annaffiature. Il fertilizzante deve avere delle quantità maggiori di Potassio e Fosforo in modo tale da favorire delle bellissime fioriture. Il concime oltre a contenere i macro elementi quali Azoto, Fosforo e Potassio deve contenere anche i micro elementi quali Rame, Ferro, Zinco, Manganese, Boro e Molibdeno.
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La moltiplicazione di queste piante avviene attraverso un solo procedimento, ovvero per seme. Se la semina viene effettuata direttamente in giardino o in piena terra, il terreno, va prima lavorato e sistemato, va reso compatto e colmo di sostanze organiche. Nelle regioni in cui si ha un clima temperato, la semina, va effettuata nel periodo autunnale in modo tale che la fioritura si anticipi e il risultato sarà più ottimale del solito. Nelle regioni in cui il clima è più fresco, la semina, va fatta durante il periodo primaverile a partire dal mese di aprile. Se invece la semina va eseguita in vaso, i semi, vanno interrati durante il periodo primaverile in un composto costituito da tre parti di sabbia grossolana e terriccio fertile. Una volta sistemati i semini, il terreno, va inumidito attraverso uno spruzzatore e, successivamente, il contenitore va ricoperto con un telo di plastica o una lastra di vetro. Il telo o il vetro fungeranno da protezione ed eviteranno che il terreno si secchi prima del dovuto ed, inoltre, manterranno una temperatura costante. Il contenitore va posto in un luogo ombreggiato con una temperatura intorno ai 25°C. Dopo due settimane, quando i semi saranno germogliati, il telo di protezione va tolto e il contenitore va spostato in un luogo più luminoso. Successivamente, quando le piantine saranno abbastanza grandi e robuste, vanno spostate in singoli vasi.
Spesso e volentieri, per qualsiasi causa esterna, le piantine si ammalano o vengono colpite da attacchi parassitari. Le cause possono essere varie ma ciò che si sa per certo è che le malattie ed i parassiti sono dannosissimi per le piante e potrebbero portare la loro morte. Il consiglio più grandi che si può dare a riguardo è osservare la nostra piantina e capire, attraverso il suo aspetto, il suo stato di salute. Si ricorda che prevenire è sempre meglio di curare. Se sulle foglie compaiono delle macchioline verde pallido significa che la pianta è stata colpita dal “carbone”, la causa è un fungo. E’ una malattia che si diffonde velocemente e un rimedio sarebbe quello di mantenere un terreno più asciutto dato che i funghi nascono con l’eccessiva umidità. Se in questo modo la situazione non migliora bisogna utilizzare un antiparassitario specifico per questa pianta. E’ la presenza di macchioline biancastre sulle foglioline è segno di un attacco fungino. Dei parassiti che possono colpire piante come la Calendula sono i pidocchi.
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