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La viola è una pianta erbacea che, in base alla specie, può avere un comportamento perenne, biennale o annuale. Appartiene alla famiglia delle violaceae e si presenta con uno stelo alto al massimo venti centimetri, foglie tonde o lanceolate e fiori con petali dalla forma ovale e dai colori molti vividi che spaziano dal viola, al lilla, al giallo, al rosso, al blu. La pianta fiorisce in primavera, mentre durante l’estate si formano i semi. Nelle varietà annuali questo ciclo vegetativo dura esattamente dodici mesi. Le modalità in cui questo ciclo si compie possono essere sessuate o asessuate. Nel primo caso il polline della parte maschile della pianta viene trasferito a quella femminile. Questa attività di trasferimento avviene ad opera degli insetti o tramite autoimpollinazione. L’impollinazione con gli insetti, detta entomofila, riguarda i fiori più grandi della pianta, disposti nella parte apicale, mentre quelli più piccoli rimangono chiusi e si autoimpollinano facendo cadere automaticamente il polline maschile nella parte femminile del fiore. Le nuove piante nasceranno con caratteristiche simili alla pianta madre, ma con una differenziazione tipica di tutte le forme di riproduzione sessuata. La viola si riproduce anche per via asessuata, tramite degli stoloni che si formano dalla modificazione dei fusti. Le piante nate dagli stoloni saranno esattamente uguali alla pianta madre.
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In natura si contano tante varietà di viola, circa quattrocento, come già detto all’inizio del nostro articolo. Tra le più note, ed a comportamento annuale, si ricorda la viola tricolor. Tra le specie perenni più famose si citano la viola odorata e la viola cornuta. Tra le specie spontanee, segnaliamo la viola dei Nebrodi e la viola dorata della California. La viola tricolor, detta anche viola del pensiero, ha fiori gialli e cresce spontaneamente in Europa, ma viene coltivata come pianta annuale. Da questa specie si sono ottenuti degli ibridi, tra cui la viola hortensis, in cui vengono accentuati l’aspetto rustico e la grandezza dei fiori. Questi ultimi si presentano variamente colorati. La viola odorata è conosciuta anche come viola mammola e presenta fiori colorati di viola intenso, colore che rispecchia in pieno il nome di questa pianta. Stesso colore anche per i fiori della viola cornuta. La viola dei Nebrodi è una varietà che cresce spontaneamente in Sicilia. I suoi fiori sono sempre di colore viola. La viola dorata della California cresce spontaneamente nelle zone costiere di questo Stato americano. Il nome comune della pianta, botanicamente conosciuta come Viola pedunculata, deriva dal colore giallo intenso dei suoi fiori.
La viola cresce bene in terreni leggeri, soffici, ma soprattutto ben drenati. Il substrato ideale per coltivare la viola deve essere composto da terra, torba e sabbia, con un apporto di torba che deve essere il doppio di quello della sabbia e della terra. In alternativa si può usare terriccio per piante a fiore. Il terriccio per le specie fiorite si compra facilmente nei negozi che vendono concimi e anticrittogamici. Il composto va somministrato secondo i dosaggi indicati nella confezione di acquisto del prodotto. L’uso di terriccio per piante fiorite determina un’ottima fioritura della pianta, poiché è già fertilizzato e arricchito con residui organici che contribuiscono alla formazione dell’humus, substrato ottimale per garantire la corretta nutrizione delle piante.
La viola può richiedere un’esposizione in pieno sole o a mezz’ombra. Trattandosi di una pianta mediterranea e tropicale, sopporta bene le temperature elevate, ma si adatta bene anche a quelle basse. L’esposizione al sole diretto garantisce un’ottima fioritura, mentre quella a mezz’ombra favorisce un maggiore sviluppo delle foglie. Visto che la viola viene apprezzata per la bellezza dei suoi fiori, meglio posizionarla in un ambiente luminoso, in modo da stimolare una fioritura rigogliosa e dai colori intensi. Tra le varietà che richiedono un’esposizione a mezz’ombra ricordiamo la viola odorata.
La viola, come le altre piante, ha naturalmente bisogno di acqua. Le innaffiature vanno distribuite con regolarità, evitando di inzuppare le radici e il terriccio, che potrebbero causare patologie vegetali, tra cui il marciume. La necessità di acqua aumenta in estate e, durante questa stagione, la viola può ricevere anche due irrigazioni a settimana., mentre in inverno è meglio diradarle. L’importante è fare attenzione che il terreno si sia completamente asciugato tra un’innaffiatura e l’altra.
La concimazione della viola si presenta abbastanza semplice, anche perché la pianta non necessita di eccessiva nutrizione. Il concime ideale deve essere composto da azoto, fosforo e potassio, combinati nella proporzione adatta alle piante fiorite. I fertilizzanti per piante fiorite vengono venduti nei negozi specializzati nella vendita di sementi e concimi da giardino. I fertilizzanti possono essere somministrati ogni venti giorni, tramite l’acqua delle innaffiature. In alternativa si possono usare concimi a lenta cessione, che vanno aggiunti al terreno. Il periodo di concimazione della viola coincide esclusivamente con la sua stagione vegetativa ( primavera estate).
Le viole si possono coltivare sul terreno o in vaso. Il rinvaso non è sempre necessario e va effettuato solo quando le radici della pianta hanno assunto dimensioni più grandi dei fiori. In tal caso l’estrazione della viola va effettuata delicatamente, per non danneggiarne l’apparato radicale. L’operazione va effettuata all’inizio della stagione primaverile, che si presenta come la più indicata per il trapianto della viola. Il vaso non deve essere eccessivamente grande, ma necessario a contenere la pianta nella sua interezza. Vasi di dimensioni eccessive possono, infatti, stimolare l’eccessiva crescita delle radici e lo scarso sviluppo delle foglie e dei fiori, facendo perdere gran parte della bellezza e del valore ornamentale di questa pianta.
La potatura della viola viene detta “di pulizia”. In realtà non si tratta di una vera e propria potatura, cioè di tagli, ma dell’eliminazione dei fiori appassiti e delle foglie secche. Asportare le parti vecchie ed inutili della viola ne favorisce e stimola l’abbondante fioritura. Anche gli steli danneggiati si possono eliminare. Quando si pota la pianta bisogna però usare attrezzi con lame affilate, da pulire e disinfettare prima e dopo l’uso.
La viola è esposta agli attacchi di malattie funghine. Queste non vengono mai da sole e sono quasi sempre provocate da eccessivi ristagni di umidità. Tra le patologie funghine della viola ricordiamo il marciume e la ruggine, entrambe favorite dagli eccessivi ristagni idrici. Talvolta la viola può attirare insetti parassiti, tra cui afidi e cocciniglie. Quando l’infezione è contenuta, questi insetti si possono rimuovere manualmente, in caso contrario bisogna ricorrere a antiparassitari specifici. Anche le malattie funghine, quando si sono manifestate, vanno combattute con preparati specifici. Le parti danneggiate dalle malattie funghine ( foglie e fiori) vanno preferibilmente asportate durante la potatura.
La viola si propaga per seme. I semi della viola, raccolti a fine estate, vengono messi in delle cassette riempite con sabbia grossolana e torba in parti uguali. In questi contenitori i semi germoglieranno. Le piantine si mettono a dimora in primavera nelle zone con clima rigido, e ad ottobre in quelle con clima caldo.
La viola si adatta sia alla coltivazione in vaso che sul terreno. Questa pianta a fiore è ottima per creare siepi e bordure, anche miste a piante verdi o ad altre a fiore. Le siepi e le bordure, oltre ad avere un apprezzabile valore estetico ed ornamentale, vengono usate anche per motivi di privacy e per schermare la parte interna del giardino. Per creare siepi schermanti è meglio usare varierà di viole a stelo alto. Si presta bene a questo scopo la viola odorata, con stelo lungo 15 centimetri e fiori viola profumatissimi. Le varie piante vanno distanziate l’una dall’altra di 25 centimetri circa.
La viola viene usata anche dall’industria cosmetica e in erboristeria. In cosmesi, i fiori vengono usati per produrre profumi femminili, visto che sono intensamente profumati. In erboristeria, la viola dà vita a infusi e decotti usati per alleviare malattie della pelle, tra cui acne ed eczemi.
La viola è stata anche utilizzata nel linguaggio dei fiori. Il suo significato è legato all’amore romantico, ma anche al pensiero di una persona cara , alla dolcezza e alla soavità. Nel linguaggio comune la viola indica modestia e pudore. Variazioni di significato si hanno in base alla specie, ma in ogni caso non si tratterà mai di un significato negativo, perché questa pianta a fiore non ha nulla di negativo, anzi: esprime un’infinita bellezza che tutti possiamo ammirare quando decidiamo di coltivarla nei nostri giardini o sui balconi delle nostre case.
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