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Le palme nane sono piante di coltivazione non difficile, sebbene abbiano bisogno di condizioni climatiche particolari per crescere bene. Si possono coltivare sia in giardino che in vaso: stanno bene all'aperto in zone dove l’estate è fresca e l’inverno è mite. Sono piante che hanno una crescita piuttosto lenta. Per pulire le foglie basta usare un panno umido e morbido, e non usare degli appositi lucidanti che possono otturare gli stomi impedendo le sue funzioni fisiologiche. Il terreno in cui vengono piantate le palme nane deve essere sempre un po’ umido. Un eventuale rinvaso deve essere fatto solo quando il suo vaso è troppo piccolo per poter contenere la pianta, utilizzando un terriccio con foglie e sabbia grossolana al fine di evitare ristagni e favorire il drenaggio. Le palme nane vanno concimate ogni mese ma soltanto in primavera e in estate, mediante un fertilizzante liquido da diluire nell'acqua di irrigazione. È consigliabile che il concime abbia, oltre ai macroelementi come Azoto, Fosforo e Potassio, anche i cosiddetti "microelementi" come il Ferro, il Manganese, il Rame, ecc., per avere una crescita corretta della pianta.
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La moltiplicazione della palma nana avviene attraverso i polloni formatisi alla sua base oppure per seme. La moltiplicazione per polloni si esegue in primavera: si asportano quelli che sono dotati di due o tre foglie e che sono alla base della palma. Si devono piantare in singoli vasi con un diametro di 15 cm circa, in un terriccio simile a quello per piante adulte. I vasi si devono tenere a circa 10°C di temperatura, con il terreno costantemente un po’ umido per due mesi almeno, fino a quando le radici non saranno sviluppate bene. È consigliabile che all’inizio dell’inverno si tengano in una serra fredda. Prima di piantarli all’aperto occorrono anche due anni, specie se i polloni asportati erano molto piccoli. La palma nana infatti teme un freddo prolungato e intenso e periodi di gelo. La moltiplicazione per seme si può fare, ma risulta molto laboriosa e lunga se si desidera farla in casa.
La palma è una pianta molto antica e l’origine sembra risalga al Cretaceo, sulla base dei numerosi fossili che ci sono pervenuti fino a oggi. La palma nana ha i germogli apicali che, quando sono giovani, sono commestibili e nell’antichità erano cucinati lessi come una verdura. Ciò ha contribuito a ridurre la diffusione naturale della palma nana sul territorio dell’Italia. I suoi frutti sono astringenti e anche ricchi di tannino. Le sue foglie, grazie alla loro fibrosità, venivano usate per fabbricare scope, cappelli, ceste, funi, stuoie, ecc. Si tratta di una pianta importante per quanto riguarda l’ambiente in quanto il suo forte apparato radicale contrasta l'erosione delle rocce e anche la desertificazione; inoltre continua a crescere senza problemi anche dopo gli incendi. A Padova, nell'Orto botanico, esiste una palma nana (Chamaerops humilis) che è stata piantata nel lontano 1585: è conosciuta comunemente come la "Palma di Goethe" poiché lo scrittore in un viaggio in Italia ne restò affascinato e le dedicò un saggio, nel 1790, intitolato "Metamorfosi delle piante".
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