Aiuole di piante grasse

Le piante grasse: i caratteri comuni e le numerosissime specie

Le piante grasse, o più correttamente succulente, si distinguono per la capacità di immagazzinare notevoli quantità di acqua, da rilasciare poi nei lunghi periodi di siccità che caratterizzano i luoghi di cui queste piante sono originarie. In questi territori, infatti, ad un periodo più o meno lungo di piogge segue un lungo periodo di siccità. Vivono dunque in paesi molto aridi, ma non potrebbero vivere nei deserti, avendo comunque bisogno di acqua da immagazzinare. Per poter assolvere a questa funzione si sono dotate di particolari tessuti, che danno a foglie, fusto e radici un aspetto spesso e carnoso, ed hanno assunto forme particolari che ne limitano la traspirazione come a sfera, a rosetta, piatte. Spesso hanno trasformato le foglie in spine, affidando la funzione clorofilliana al fusto. Appartengono a diverse famiglie botaniche, ciascuna con numerosi generi che spesso comprendono centinaia di specie, e ne vengono scoperte sempre di nuove.
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Le piante grasse più adatte alla coltivazione in aiuole

Aiuola di piante grasse molto decorativa Non è sempre possibile coltivare le piante grasse all'aperto, se l'inverno infatti è piuttosto freddo e umido, con temperature che scendono sotto lo zero, è necessario ripararle in casa o in piccole serre, per cui è meglio creare aiuole di piante grasse in zone dal clima mite, con inverni soleggiati e poco piovosi. Tra le piante grasse che sopportano maggiormente temperature basse ed umidità, e più resistenti in generale, vi sono quelle appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae, facili da coltivare e molto belle, come le Sempervivum, che crescono bene su terreni assolati e pietrosi, o le Sedum, il genere più numeroso con circa 600 specie; oppure le Echeveria, adatte a formare bordure di aiuole, con le foglie disposte a rosetta, e le bellissime Kalanchoe. Sono molto apprezzate per comporre aiuole, in particolare nelle zone di mare, le Lampranthus, rustiche e cespugliose, caratterizzate da una spettacolare fioritura coloratissima. Tra quelle che resistono meglio alla siccità ci sono le Cactaceae, che hanno un apparato radicale molto profondo e in cui il fusto assume forme varie ed originali, come le Opuntia, di cui fa parte il noto fico d'india.

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Le esigenze colturali delle aiuole di piante grasse

Piante grasse in fiore Le piante grasse, evolutesi per sopravvivere in un ambiente arido e povero, sono robuste e tollerano bene scarse annaffiature e temperature elevate, hanno anzi bisogno di una posizione molto soleggiata per vivere bene. Il problema principale è però costituito dal freddo intenso, dalla scarsa illuminazione ad ancora di più dall'eccessiva umidità, condizioni che alle nostre latitudini possono verificarsi, specialmente in inverno. Le temperature non dovrebbero mai scendere sotto i 5 °C, ed è consigliabile proteggere le aiuole con delle tettoie, dove le piogge sono abbondanti e frequenti. Per lo stesso motivo le irrigazioni devono essere contenute, più o meno 2 volte al mese, che possono aumentare a 5-6 dove le estati sono molto calde. Ad inizio primavera, per aiutare la ripresa vegetativa e la fioritura, si può fornire un concime per piante grasse, ma la cosa più importante è che il terreno sia ben drenato e che non si formino ristagni.


Aiuole di piante grasse: Gli interventi di manutenzione

Aiuola di piante grasse ben curata Se le condizioni climatiche sono quelle giuste, le aiuole di piante grasse non presentano grossi problemi. Possono naturalmente subire gli attacchi di parassiti, quali acari, afidi, cocciniglia e ragnetto rosso e funghi, che provocano muffe e macchie nere su tutta la pianta, di solito a causa dell'eccessiva umidità. E' necessario intervenire con prodotti specifici, o magari in modo preventivo con insetticidi e fungicidi sistemici ad inizio primavera e inverno. L'eccesso di umidità causa anche l'ingiallimento e il marciume delle piante, a partire dalle radici. La scarsa illuminazione rende il fusto debole e sottile, il freddo intenso ne determina la screpolatura. La mancanza di elementi nutritivi fa sì che le piante diventino rachitiche. In tutti questi casi la soluzione è semplice, modificare le condizioni in cui la pianta vive, ma bisogna intervenire al più presto per evitare gravi danni. Le piante grasse non richiedono di essere potate, se non per eliminare parti danneggiate o malate, oppure per ottenere talee per la riproduzione.


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