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Poiché le piante aromatiche sono davvero tante, solitamente si tende a coltivare in casa quelle più comuni e quelle che si usano di più. Prezzemolo, sedano, aglio, basilico, rosmarino, salvia, menta, lavanda, borragine e timo sono forse tra le più utilizzate. Tutte si adattano alla coltivazione in vaso, per essere tenute anche da chi non ha molto spazio, ma ama avere sempre a disposizione i sapori che arricchiscono i piatti. Alcune, come il basilico o la borragine, sono annuali e durano una sola stagione, producendo però i semi che possono essere conservati ed utilizzati per essere seminati l'anno successivo. Rosmarino, salvia, finocchio selvatico e menta sopravvivono alla stagione invernale, soprattutto nei climi più miti. Per coltivare il più a lungo possibile le erbe aromatiche è bene cimarle ed impedire, per buona parte della stagione, che giungano a fioritura, lasciando che questa fase avvenga al sopraggiungere dell'autunno.
La concimazione aiuta le erbe aromatiche a crescere sane e rigogliose, oltre che profumate e maggiormente ricche dei loro principi attivi. Una buona regola generale da seguire è quella di fornire loro, una volta al mese nel periodo vegetativo, un concime completo contenente fosforo, potassio, azoto e microelementi. In commercio si trovano fertilizzanti in forma liquida abbastanza ben bilanciati che possono servire allo scopo e sono facili da dosare e da somministrare. Un cucchiaino di calce nel terreno una volta all'anno, da somministrare alle piante perenni, può essere d'aiuto per la maggior parte delle erbe aromatiche che, molto spesso, preferiscono suoli non acidi.Un'attenzione tutta naturale che si può riservare alle erbe aromatiche è quella di arricchire il terreno che le ospita con guscio d'uovo ridotti in poltiglia. Essi sono ricchi di calcio, sostanza molto utile alla piante, e possono essere somministrati una volta a settimana.
Per evitare malattie e funghi alle erbe aromatiche, il primo passo da seguire è quello di garantire loro un buon drenaggio che lasci ristagnare l'acqua sul fondo. Fatto questo, per andare sul sicuro, bisogna fornire loro un'esposizione che sia luminosa, relativamente soleggiata (anche molto soleggiata, nel caso del rosmarino) e non eccessivamente umida.Le patologie che più facilmente possono attaccare le erbe aromatiche sono i parassiti, come afidi e larve, e le muffe dovute alla troppa umidità. Nel primo caso, poiché le erbe sono coltivate per essere utilizzate in cucina, si può cercare di eliminare gli insetti con metodi naturali. Un'irrigazione mattutina effettuata con una certa "violenza" elimina una parte di insetti attaccati alla pianta. E' efficace l'uso di acqua addizionata a sostanze odiate dai parassiti, come aglio, rafano, zenzero e pepe. Si prepara un infuso che potrà essere utilizzato per una settimana. Se il problema non è ancora risolto, conviene preparare un nuovo miscuglio che sia abbastanza fresco e potente. Possono servire anche vaporizzazioni con acqua e sapone di Marsiglia, che provoca la morte del parassita.
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