Piselli odorosi

Le origini e le varietà di piselli odorosi

I piselli odorosi sono chiamati in botanica con il nome di Lathyrus odoratus, e appartengono alla famiglia delle Fabaceae, ovvero quella dei legumi. Infatti il loro nome deriva proprio dal fatto che sono una varietà di piselli, dello stesso genere di quelli che si mangiano a tavola. Solo che i piselli odorosi non si mangiano, ma sono piante fiorite rampicanti che servono a puro scopo ornamentale. Essi crescono spontaneamente nell'Europa meridionale, e la prima varietà selvatica fu elaborata nelle molte varianti esistenti oggi da Henry Eckford, un vivaista scozzese. Oggi, nella regione in cui egli visse e lavorò, si tiene ancora una fiera annuale dedicata al pisello odoroso, ed esiste addirittura una società che gli è intestata, la Sweet Pea Society of Wem. Le varietà di piselli odorosi esistenti oggi sono molteplici: ad esempio, la Barry Dare, la Painted Lady, o la Pink Panther.
Disegno botanico dei piselli odorosi

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Le caratteristiche dei piselli odorosi

Fiori di pisello odorosoI piselli odorosi sono piante rampicanti, che se lasciati crescere in libertà, possono raggiungere anche i due metri di altezza. Hanno foglie di colore verde chiaro, con un cirro terminale, che è quello che consente alla pianta di attaccarsi ai supporti, e quindi di arrampicarsi a ridosso di altre piante, o di sostegni, come inferriate o pergole. La parte più caratteristica del pisello odoroso però sono i fiori, che in natura hanno colore viola e non sono molto grandi. Invece, nelle varietà che sono state create in serra, si hanno tanti colori diversi, che vanno dal rosa pallido al rosa acceso, al fucsia, e le dimensioni dei fiori sono molto maggiori. Le corolle hanno la forma di farfalle, e si riuniscono in grappoli. Inoltre, hanno un ottimo profumo. I frutti non sono assolutamente commestibili, anzi, sono nocivi alla salute umana se ingeriti.

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La coltivazione dei piselli odorosi

Germogli di pisello odoroso Vista l'enorme bellezza dei fiori dei piselli odorosi, averne una pianta in giardino o sul terrazzo è una vera gioia. La coltivazione in sè di queste piante non è troppo complessa, ma richiedono cure costanti. Per piantare il pisello odoroso, se ne possono acquistare i semi, che vanno tenuti in ammollo in acqua prima di essere messi nel terreno. La semina deve avvenire in autunno, in modo che i primi fiori sboccino in estate. Li si può mettere prima in un semenzaio, usando un terreno ben concimato e fertilizzato con fosforo e potassio. Quando poi spuntano le prime piantine, le si può trapiantare nel vaso, o nell'angolo di giardino prescelto, avendo cura di fornire sin da subito loro un supporto su cui arrampicarsi. Il terreno deve essere argilloso o sabbioso, quindi drenante, per evitare i ristagni di acqua.


Piselli odorosi: Come curare i piselli odorosi

Pianta rampicante di pisello odoroso I piselli odorosi devono essere messi in un angolo soleggiato e riparato, per quanto in realtà essi sopportino meglio il freddo che il caldo. Quindi l'ideale sarebbe un luogo in mezzombra. Le annaffiature devono essere costanti, in estate almeno una volta al giorno, mentre ci i può astenere dal dare acqua alla pianta nel periodo vegetativo. Non c'è bisogno di potare la pianta, ma solo di cimarla, ovvero di rimuovere con le mani gli apici delle nuove foglie, e soprattutto si deve sempre avere cura di togliere i fiori appassiti. Riguardo alle possibili malattie che potrebbe contrarre, si deve fare attenzione all'oidio, che è un fungo che crea una patina bianca sulle foglie. Inoltre, il pisello odoroso può essere attaccato da parassiti come le afidi o le formiche, ma anche dai coleotteri e dai bruchi delle farfalle.


  • piselli odorosi A seconda degli autori il genere può contare dalle 100 alle 200 specie. È originario dell’Europa boreale, in particolare
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