Bonsai pepe

Caratterisistiche bonsai pepe

Il bonsai pepe è una pianta sempreverde dal fusto sottile, con corteccia rugosa, di colore marrone chiaro e dalle radici fittonate, molto apprezzata dai bonsaisti. Ha foglie molto piccole, lanceolate di un bel colore verde brillante, disposte a coppie parallele. Possiede internodi molto vicini tra loro, disposti su un unico germoglio. In primavera produce moltissimi germogli e fino all'estate mazzetti di piccoli fiorellini di colore giallo, molto gradevoli e profumati che si trasformano poi in piccoli frutti di colore che inizialmente è rossastro e che maturando diventa bruno nerastro, simili ai grani del pepe (non è comunque facile vederne la fioritura e la fruttificazione nel nostro Paese). In natura può raggiungere un'altezza ed un'ampiezza di 8 metri ed è possibile trovarlo fino ai 300 metri sul livello del mare. Deve il suo nome alla somiglianza delle sue foglie, dei suoi fiori, ma soprattutto dei suoi frutti alla pianta del pepe vera e propria. Ne esistono diverse tipologie di esemplari ( zanthoxylum, shinus molle, sophora prostrata o operculicaria decaryi) diffusi nel continente africano, in alcune parti dell' Europa ed in Estremo Oriente.
Pepper tree

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Esposizione bonsai pepe

Zanthoxylum Il bonsai pepe è una pianta principalmente da interno ma anche da esterno, ma va protetta quando la temperatura è inferiore ai 10° centigradi. Se collocato all'aperto, in primavera, quando inizia a spuntare il nuovo fogliame, va posizionato in pieno sole, per far si che la chioma cresca vigorosa, compatta ed uniforme. In estate invece va spostato in penombra, per evitare che il sole surriscaldi e danneggi l'apparato radicale che è protetto da poco terriccio e da un vaso di piccole dimensioni. In autunno va di nuovo collocato in pieno sole, in modo che immagazzini tutta l'energia necessaria per il riposo vegetativo invernale. In inverno e comunque quando la temperatura scende sotto i 10 ° va protetto dal freddo e spostato in una serra fredda o in appartamento. Se coltivato in casa, va collocato vicino ad una finestra (cercando comunque di evitare il cosiddetto "effetto lente" causato dai vetri) e lontano da fonti di calore (che seccherebbero troppo il terriccio) quali caloriferi e da correnti d'aria. Bisognerà anche avere cura di posizionare un sottovaso contenente acqua e ghiaia, per mantenere il giusto grado di umidità durante tutto l'anno.

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    Potatura, parassiti e malattie bonsai pepe

    Cocciniglia Con la potatura si sfoltisce la chioma, si eliminano i rami secchi, quelli che si sviluppano troppo verso l'alto, che si incrociano e contrapposti e si corregge l'andamento della pianta. Quella di formazione va effettuata in inverno, per evitare perdite di linfa dai tagli effettuati. Quella di mantenimento invece può essere eseguita sempre. Dopo le potature bisogna medicare le ferite con mastice cicatrizzante. E' necessario poi provvedere anche a periodiche pinzature. Per questo tipo di bonsai invece non è necessario effettuare la defogliazione, visto che le foglie sono già piccole e proporzionate. Per dare alla pianta la forma e lo stile desiderato, si possono utilizzare anche fili, pesi e tiranti. Il momento migliore è a primavera, in quanto i rami sono più modellabili. Per quanto riguarda le malattie, il bonsai pepe è una pianta resistente. Bisogna stare attenti a parassiti ed afidi quali cocciniglie e ragnetto rosso che possono essere trattati con antiparassitari preventivi. Le macchie biancastre sulle foglie invece possono essere rimosse con uno spazzolino. Si può usare anche una soluzione, da spruzzare sulla chioma, a base di olio di pino.


    Bonsai pepe: Annaffiatura rinvaso e terreno

    Particolare delle foglie Il bonsai pepe va innaffiato spesso e comunque ogni volta che il terreno risulta asciutto. La frequenza dipende da diversi fattori, che vanno dalle dimensioni del vaso, alla natura del terreno, alla zona climatica, fino alla stagione. Vanno evitati i ristagni d'acqua, che causano marcescenza dell'apparato radicale e l'attacco da parte di funghi. Se coltivato in appartamento le annaffiature saranno sicuramente più frequenti in quanto il terreno si secca più facilmente, così come in estate. In inverno è bene irrigarlo nelle ore calde, mentre in estate in quelle più fresche. Il terreno va innaffiato lentamente, senza bagnare il tronco e le foglie. Il momento migliore per il rinvaso è a primavera, quando la temperatura è oltre i 15°. Vanno tagliate le radici morte e quelle legnose, rinnovato il terriccio e sostituito il vaso. L'operazione va compiuta ad anni alterni per gli esemplari più giovani e ogni 3-4 anni per le piante adulte. Oltre alla riduzione delle radici si dovrà provvedere anche alla potatura della chioma, in modo da bilanciarla con l'apparato radicale. Il terreno ideale è quello costituito da un composto di akadama (70%) e sabbia (30%).


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