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La prima cartina tornasole per quanto riguarda lo stato di salute del ficus è costituita dalle foglie: osservarle è il modo più immediato per capire se nella coltivazione di questa pianta si stanno commettendo degli errori. Se le foglie ingialliscono, ad esempio, significa con tutta probabilità che le innaffiature sono eccessive, soprattutto se questo accade nel periodo invernale. Al contrario, se la crescita è rallentata anche nel periodo primaverile e le foglie appaiono di un colore sbiadito, probabilmente il nutrimento non è sufficiente e sarà necessario concimare il terreno. Il più classico dei segnali è invece quello che riguarda la scarsità di apporto idrico: le foglie inizieranno a seccare e a cadere. Ripristinare le condizioni ottimale, se l'intervento non avviene troppo tardi, sarà la soluzione ideale per garantire la ripresa del corretto stato di salute della pianta.
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Talvolta, la sofferenza del ficus non dipende dalle condizioni di coltivazione ma dalla presenza di parassiti che attaccano la pianta, sottraendole prezioso nutrimento. Anche in questo caso, la loro presenza solitamente è evidente. Macchie scure saranno segno della presenza di cocciniglia bruna, parassita comune per il ficus, da eliminare attraverso un batuffolo di cotone imbevuto d'alcol oppure con prodotti specifici se l'infestazione è già estesa. Macchie lanose e di colore bianco sono invece segno della presenza di cocciniglia farinosa, mentre la presenza di ragnetto rosso si identifica tramite la presenza di macchie giallognole e ragnatele sulla pagina inferiore della foglia. Anche in questo caso l'intervento sarà con alcol, se possibile, oppure con prodotti appositi, per poter eliminare completamente ogni traccia dei parassiti.
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