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Il prezzemolo preferisce i climi temperati, per svilupparsi ottimamente necessita di temperature di 15-20 °C, con minime non inferiori allo zero e massime che non oltrepassino i 35 °C, mentre i valori termici ottimali per la germinazione oscillano tra 20 e 25 °C. Le esposizioni migliori sono gli ambienti completamente soleggiati, però si sviluppa bene anche in zone parzialmente ombreggiate; è sensibile alle gelate tardive. Il prezzemolo predilige i terreni sciolti, fertili, profondi almeno 30 cm in modo da consentire lo sviluppo del fittone, fertili, moderatamente calcarei, ben drenati e con un elevato contenuto di sostanza organica, mentre rifugge i suoli argillosi compatti in quanto sono soggetti ai ristagni idrici. È una specie originaria del bacino del Mediterraneo e dell’Asia occidentale, attualmente viene coltivata in tutto il mondo.
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Il prezzemolo si moltiplica per seme, la semina diretta in pieno campo si effettua ad inizio aprile per le raccolte estive, a fine primavera-inizio estate per ottenere le produzioni autunnali e ad inizio autunno per raccogliere la primavera seguente in ambienti caratterizzati da inverni miti. La semina in semenzaio si esegue nei mesi invernali per ottenere produzioni estive, ad inizio primavera le piantine sono pronte per il trapianto. La profondità di semina non deve essere superiore ai 2 cm, le distanze tra le file sono di 30-40 cm e sulla fila di 10 cm, con una densità di 25-35 piante/mq. Nel caso in cui non si ricorre al trapianto le piantine vanno diradate quando raggiungono un’altezza di 10 cm in modo da garantire il giusto investimento.
Il prezzemolo viene coltivato negli orti famigliari, in pieno campo ed in vaso all’aperto. È consigliabile adottare avvicendamenti superiori ai due anni, evitando di seminare sullo stesso terreno il prezzemolo, oppure una coltura appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. Colture come cereali e radicchio possono essere avvicendate al prezzemolo, invece aglio e barbabietola non sono adatte. Il controllo delle erbe infestanti, relativamente alle coltivazioni in pieno campo, si esegue effettuando delle sarchiature tra una fila e l’altra, mentre negli orti famigliari si ricorre alla scerbatura manuale. La concimazione generalmente si esegue soltanto durante la preparazione del letto di semina apportando del letame maturo. Il prezzemolo necessita di irrigazioni giornaliere nella fase di germinazione, successivamente bisogna lasciare asciugare il terreno tra un intervento e l’altro. La prima raccolta viene eseguita circa tre mesi dopo la semina, mentre successivamente i germogli vengono prelevati ogni mese. La raccolta consiste nell’effettuare uno sfalcio alcuni centimetri al di sopra del colletto in modo da permettere un successivo germogliamento; le foglie vanno utilizzate fresche o congelate, l’essiccazione provoca la perdita dell’aroma. Le radici vengono raccolte alla fine del ciclo di coltivazione: durante l’autunno del secondo anno.
Il prezzemolo è una pianta attaccata dai parassiti, tra i funghi si ricordano la ruggine, la peronospora ed i marciumi radicali, i quali si instaurano in condizioni di ristagni idrici. I parassiti animali più pericolosi sono le lumache, mentre gli insetti più diffusi sono gli afidi e le larve dei coleotteri che si nutrono delle radici. Le piante attaccate di solito vengono eliminate e sostituite, mentre gli unici prodotti chimici somministrati sono gli antilumaca granulari e fungicidi a basso contenuto di rame, i trattamenti vanno effettuati lontano dalla raccolta.
Il prezzemolo possiede proprietà depurative, diuretiche, emmenagoghe, digestive e antireumatiche.
È utile per eliminare i fenomeni di flatulenza e meteorismo, per medicare i bruciori agli occhi, le ferite e le punture di insetti e per rivitalizzare i capelli secchi. È sconsigliabile assumere dosi elevate di medicinali a base di prezzemolo per le donne in gravidanza. Il prezzemolo è molto impiegato in cucina, le foglie fresche si utilizzano per guarnire le insalate, mentre tritate aromatizzano piatti a base d’uova e di pesce, creme, salse, patate lesse e minestre di verdura. Le radici entrano nella preparazione di decotti ed infusi.
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