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La ruchetta selvatica preferisce i climi temperati e risulta sensibile ai valori termici inferiori allo zero, infatti in aree caratterizzate da inverni rigidi non viene coltivata durante tutto l’arco dell’anno. Col sopraggiungere dell’estate le temperature si innalzano e la pianta tende a fiorire. Le esposizioni migliori sono gli ambienti soleggiati, però si sviluppa bene anche in zone parzialmente ombreggiate, in entrambi i casi necessita di un riparo dai forti venti. In fatto di terreno la rucola è una specie adattabile, però predilige i terreni sabbiosi, poveri e calcarei, mentre rifugge i terreni compatti in quanto risultano soggetti ai ristagni idrici. Questa specie è originaria del bacino del Mediterraneo, cresce allo stato spontaneo dal livello del mare fino a 1000 m di altitudine negli incolti, ai bordi delle strade, in prossimità di fossi e di zone ruderali; nel nostro Paese è diffusa su tutto il territorio.
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L’erba ruga si moltiplica per seme, questi vengono dispersi nell’ambiente circostante in autunno, una volta che le silique sono mature. La semina si effettua in piena terra durante la stagione primaverile oppure verso la fine dell’estate. Il letto di semina deve essere ben affinato in modo da consentire una rapida germinazione dei piccoli semi, infatti essa si verifica in 15-20 giorni. Le distanze di impianto tra le file si aggirano intorno ai 30 cm, mentre sulla fila sono di 15-20 cm, con una densità di 16-22 piante/mq.
La ruchetta selvatica viene coltivata negli orti e nei giardini famigliari, in vaso all’aperto e, in rarissime situazioni, in pieno campo. Solitamente si coltiva come pianta annuale, con 1-2 cicli di coltivazione all’anno. Nei 3-4 anni successivi è consigliabile adottare ampi avvicendamenti, evitando di seminare sullo stesso terreno l’erba ruga ed altre specie appartenenti alla famiglia delle Crucifere. Il controllo delle erbe infestanti si effettua mediante delle scerbature manuali.
La concimazione generalmente si esegue soltanto durante la preparazione del letto di semina somministrando del letame maturo. Durante l’estate è importante eseguire irrigazioni, lasciando asciugare il terreno tra un intervento e l’altro, ed eliminare le infiorescenze in modo da ritardare il più possibile l’entrata a seme e da mantenere le foglie tenere e cariche d’aroma.Le giovani foglie basali vengono raccolte a partire dalla primavera e durante l’estate una volta che si sono ben sviluppate, nel caso di una semina in tarda estate la raccolta si effettua durante la stagione autunnale. Va comunque ricordato che andando verso l’estate le foglie divengono più coriacee in quanto la pianta tende ad andare a seme. L’erba ruga è una pianta rustica, per cui è poco soggetta agli attacchi dei parassiti, tra i funghi si ricordano i marciumi radicali, che si instaurano in condizioni di ristagni idrici, mentre gli insetti più pericolosi sono i coleotteri.
La ruchetta selvatica possiede le stesse proprietà della rucola: attenua i disturbi gastrointestinali in quanto favorisce la digestione, stimola e tonifica il sistema circolatorio, svolge un’azione emoliente sulle mucose interne, è un sedativo della tosse, depura il sangue dalle tossine, è un ottimo diuretico ed astringente, viene utilizzata contro pruriti e ustioni, stimola la crescita dei capelli, viene considerato un afrodisiaco e contiene molta vitamina C. In cucina la rucola viene consumata da sola sia allo stato fresco che cotta, le foglie più tenere si impiegano per guarnire le insalate miste, mentre quelle più coriacee si utilizzano per insaporire zuppe, minestroni, risotti, soffritti, pasta e pizza. Inoltre sminuzzando le foglie fresche vengono preparati infusi e sciroppi.
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