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Abbiamo accennato quale sia l’origine del vaso e le sue prime utilizzazioni, ma con l’avanzare del tempo e dei millenni è molto cambiata la situazione. Cioè, l’uso che si fa dei vasi per piante è rimasto identico, ma sono ad esempio cambiati i materiali e quindi i processi di produzione, oltre ad essere cambiata la società e la cultura. Un esempio del cambiamento della cultura è l’introduzione dei vasi più come degli oggetti d’arredo che per contenere le piante e riprodurre un angolo di natura in casa. Infatti oggi tantissime persone preferiscono mettere una pianta finta in un vaso dalla forma e dai materiali strani in un posto non illuminato ed areato, piuttosto che avere e curare una pianta viva in un posto che chiaramente può permettere a questa creatura di vivere. La nostra cultura, così come sta sacrificando parecchi ideali sull’altare del successo personale ed economico (pensiamo alla famiglia, all’amicizia e soprattutto all’amore ed al matrimonio), sta sacrificando anche il piacere di vedere una pianta vivere grazie alle nostre attenzioni, per possedere una finta pianta in un posto dove una viva non potrebbe vivere e soprattutto in un vaso che non permetterebbe un corretto sviluppo della pianta.
Abbiamo descritto come la mentalità del nostro tempo stia variando anche il modo di considerare i fiori e le loro utilizzazioni in casa; per fortuna ciò non succede sempre, perché ci sono ancora tantissime persone che vivono la vita delle loro piante e ne curano ogni aspetto dell’esistenza. Piuttosto ora vorremmo parlare dei materiali dei vasi moderni, molto lontani da quei materiali come la terracotta che hanno rappresentato il battesimo del fuoco dei primi vasi per piante. Un enorme pregio della terracotta era la naturalità, l’origine naturale; ora purtroppo questo non può essere elencato tra i pregi della maggior parte dei materiali, perché ad esempio le comunissime plastiche (un materiale industriale di sintesi con cui oggi sono fatti molto più della metà dei vasi) riescono a far sopravvivere per più tempo i nostri vasi (è molto più resistente e meno fragile della terracotta) e ci permette un gran risparmio nell’acquisto (processo industriale in serie e grandi volumi di vendita e produzione), ma sicuramente non ha quel fascino della naturalezza come la terracotta. E’ vero che ci sono altri materiali, ed ora andremo ad elencarli e ad analizzarne uno che in modo speciale ci sembra più vicino al concetto di natura.
La ceramica è un materiale di processo industriale, ma ha una chiara origine naturale: esso viene prodotto con una miscela di componenti, con la maggioranza che appartiene al silicio. La ceramica ha l’enorme qualità di essere abbastanza economica e molto elegante, infatti alcuni dei servizi da casa più gettonati ed apprezzati sono costruiti con questo importante materiale. Ma potremmo notare una cosa in particolare, da esperti di materiali: la ceramica è molto molto fragile, ancora più della terracotta, quindi non siamo migliorati rispetto al passato? Diciamo che al tempo dei Romani e Greci antichi la ceramica non esisteva, e non è comunque detto che il passare del tempo porti solo delle migliorie, anzi. Comunque resta da dire che la ceramica, se dotata di appositi fori per lo scolo di acqua ed il ricambio d’aria, può ben accogliere tantissime specie di piante, ed inoltre riesce a donare una certa qual classe agli angoli di casa in cui la posizioniamo, con prezzo consono all’aspetto generale, visto che riesce anche ad essere un ottimo articolo da regalo.
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