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La cassia nomame, da non confondere con la più comune cassia angustifolia, è una pianta che sembra possedere qualità fitoterapiche ingenti, alcune delle quali devono essere ancora studiate in maniera approfondita. Per il momento sono stati individuati nella cassia alcune sostanze come i flavonoidi, la luteolina, i polifenoli e la catechina. Questi composti chimici hanno tutti azione lipasica, quindi provvedono a sciogliere i grassi. Fino a questo momento, dunque, gli scienziati hanno individuato nella cassia le sue proprietà dimagranti. La cassia infatti interviene nel processo di digestione dei lipidi, bloccando per una buona percentuale l'assorbimento dei grassi. Riduce, inoltre, notevolmente il gonfiore e la cellulite. La pianta infine ha dimostrato anche una buona propensione a combattere il colesterolo cattivo.
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Nella produzioni di prodotti erboristici a scopo fitoterapico, può essere utilizzata l'intera pianta di cassia nomame, raccolta fresca. Recenti studi hanno tuttavia dimostrato, che la maggiore concentrazione dei suoi principi attivi la si ritrova nei semi. Proprio per questa ragione alla base di molti prodotti vi sono i semi di cassia nomame, finemente tritati. In genere i prodotti commercializzati si presentano sotto forma di integratori alimentari, per lo più in confezioni da cento pillole. Si dovrebbe però preferire l'assunzione di estratti polverizzati della pianta, che mantengono intatti i loro principi attivi e non fanno male al fegato. Si consiglia di assumere la cassia nomame due volte al giorno, a colazione e prima di cena. Purtroppo sebbene abbia degli effetti a dir poco miracolosi, la cassia nomame è ad oggi molto costosa.
A parte i costi, purtroppo piuttosto elevati, esistono delle controindicazioni nell'utilizzo della cassia nomame? Esistono effetti collaterali nell'assunzioni di integratori ed estratti ricavati dalla pianta? Al momento, data la novità dell'interesse suscitato dalla cassia, non si possono dare in merito risposte certe. Naturalmente la posologia anche in questo caso è fondamentale, e non si dovrebbe assumere la pianta in quantità eccessive e per più di due volte al giorno. Proprio perché se ne sa ancora molto poco, la manifestazione di irritazioni cutanee, bruciori, o qualunque altro sintomo che possa essere dovuto all'assunzione di cassia nomame, dovrebbe essere immediatamente segnalato al proprio medico curante. Si consiglia, in ogni caso, di evitare assolutamente il consumo di questa pianta in gravidanza.
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