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Il Mirto è una pianta conosciutissima ed apprezzatissima per le sue proprietà aromatiche che ne permettono l’uso in cucina e per i suoi effetti beneficiari che ne permettono l’uso in medicina e fitoterapia. Al suo interno, il Mirto, è costituito da un olio essenziale chiamato mirtolo che, a sua volta, contiene principi attivi come geraniolo, mirtenolo, tannini, canfene, resine, vitamine C, acido citrico e acido malico. Le parti della pianta che vengono utilizzate per vari scopi sono i rami, le foglie, i fiori ed i frutti (bacche). Le foglie, una volta essiccate, vengono utilizzate per insaporire dei piatti a base di carne e di pesce e per la preparazione di infusi. Dai fiori, invece, si ricava un’essenza che viene usata nel campo della cosmesi. Le bacche, ovvero i frutti, vengono utilizzati per preparare dei liquori di mirto oppure vanno consumate appena raccolte. La raccolta delle bacche di mirto va eseguita dal mese di novembre alla fine del mese di gennaio. I fiori, invece, sbocciano durante il periodo estivo, solitamente tra luglio ed agosto.
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Grazie alle tante proprietà che contiene al suo interno, vari sono gli impieghi del mirto nel campo della medicina. Il mirto possiede importanti proprietà antinfiammatorie, infatti, le foglie, se vengono cotte con del miele sono un ottimo rimedio per la cura dell’influenza, del raffreddore e della tosse. Inoltre, il mirto, svolge anche un’azione balsamica e decongestionante delle vie respiratorie, questo è reso possibile da un composto particolare contenuto al suo interno. Gli estratti di questa pianta vengono ritenuti un ottimo rimedio anche per la cura dell’epilessia. L’olio essenziale contenuto all’interno del mirto viene utilizzato per vari motivi, come per esempio in campo cosmetico. Risulta un ottimo astringente per la pelle grassa, infatti, è consigliato l’uso del prodotto per coloro che soffrono di questi problemi. Lo stesso olio di cui stiamo parlando sembra adatto ed in grado di portare equilibrio anche nelle funzionalità riguardanti le ovaie e gli ormoni della tiroide. E’ importante precisare che, tutte le proprietà e gli effetti di cui abbiamo parlato fin’ora, sono caratteristiche che appartengono ad una sola varietà di queste piante: il mirto comune. Il rischio che si corre è quello di confonderlo con il Mirto del Madagascar, un tipo di pianta che ha effetti differenti sul nostro organismo.
Il Mirto può essere assunto sottoforme differenti, ovvero sottoforma di infuso, di decotto, di polvere, di tintura madre e di estratto acquoso. Generalmente viene assunto l’estratto vegetale con una dose di 1 o 2 milligrammi al giorno. Per sicurezza, prima di assumere il prodotto, si consiglia di parlare con un medico di fiducia in modo tale da poterci consigliare la giusta quantità di prodotto da consumare. La tradizione popolare sostiene che il mirto sia un ottimo rimedio contro la cistite, gengivite, emorroidi e problemi di digestione. Con alcune parti della pianta, in Sardegna, viene preparato il liquore di mirto, un prodotto tipico costituito da alcool e macerazione delle bacche. Grazie alle sue proprietà, il liquore di mirto, è ritenuto ottimo per aiutare e favorire una buona digestione. Per la preparazione di questo prodotto tipico della Sardegna servono una bottiglia da 1 litro colma di bacche di mirto mature, una bottiglia di alcol a 90°, 800 grammi di zucchero e 2 litri di acqua. Per quanto riguarda la preparazione, l’alcool, va versato nella bottiglia con all’interno le bacche e va lasciato riposare per circa 20 giorni in un ambiente buio. Man mano che le bacche assorbono l’alcool bisogna aggiungerne altro e, ogni tanto, bisogna scuotere il tutto. Dopo i 20 giorni, le bacche, vanno scolate e l’alcool va lasciato. Intanto va messo a bollire l’acqua e lo zucchero per pochi minuti e poi vanno aggiunte le bacche in modo tale da farle bollire nell’acqua zuccherata. Successivamente il composto va lasciato raffreddare, va scolato e va aggiunto l’alcool utilizzato per l’infusione più mezzo litro di alcool puro. Il tutto va filtrato e va imbottigliato.
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