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Le piante hanno un'importanza fondamentale per la sopravvivenza della vita sul pianeta Terra. Rappresentano la risorsa primaria di alimenti per gli uomini e gli animali, trasformano la sostanza "inorganica" in "organica", gestendo il flusso di energia solare attraverso gli alimenti, costituiscono il primo anello della "catena alimentare". Le piante sono organismi "autotrofi" cioè in grado di procurarsi le sostanze organiche di cui hanno bisogno per svolgere le funzioni vitali, direttamente a partire dall'anidride carbonica e dall'acqua. Gli animali sono "eterotrofi", si nutrono direttamente o indirettamente di piante. Nell'ambiente le piante rappresentano una risorsa insostituibile, con la fotosintesi clorofilliana immettono ossigeno nell'aria, filtrando gli inquinanti; con la traspirazione contribuiscono a regolare l'umidità atmosferica e il microclima; con le radici proteggono il suolo da frane e smottamenti; rappresentano un habitat per moltissime specie animali, producono legno, cibo, medicinali, tessuti, cosmetici, e con i loro fiori profumano l'ambiente. La grande varietà di piante caratterizza gli ambienti terrestri dal punto di vista paesaggistico.
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La Botanica è quella branca della Biologia che studia il mondo vegetale in tutti i suoi aspetti, comprende discipline scientifiche che si occupano della crescita, del metabolismo, dello sviluppo, delle malattie e dell'evoluzione delle piante. La Botanica comprende la Tassonomia (classificazione delle piante), l' Anatomia (struttura delle piante) e la Fisiologia (funzioni della pianta). Lo studio delle cellule vegetali ha contribuito alla scoperta del funzionamento e dei meccanismi di base dei processi biologici (la riproduzione, la sintesi delle proteine, la trasmissione dei caratteri ereditari). Lo studio delle piante consente di comprendere l'evoluzione dell'ambiente; la presenza di particolari piante (i licheni) rappresenta un indicatore dell'inquinamento ambientale; lo studio dei pollini fossili dà informazioni sul clima dei tempi passati e previsioni sul futuro. In epoche passate le piante venivano studiate, selezionate e catalogate principalmente per il loro uso medicinale. Il primo botanico che studiò un metodo per la classificazione delle piante su base scientifica fu Carlo Linneo, con l'introduzione del concetto di "specie".
La comparsa delle prime cellule fotosintetiche, capaci di trasformare l'energia del Sole in energia chimica, ha consentito lo sviluppo della vita sulla Terra. La fotosintesi ha arricchito di ossigeno l'atmosfera primordiale, favorendo la sopravvivenza delle prime specie animali e vegetali comparsi sul pianeta in via di trasformazione. Le prime forme vegetali comparse sulla Terra furono le alghe, che si svilupparono nell'acqua. Successivamente le alghe si trasformarono, colonizzando la terraferma e trasformandosi nella grande varietà di piante giunte fino ai giorni nostri. Le piante terrestri hanno dovuto adattarsi a vivere in ambienti aridi, poveri di acqua. Hanno sviluppato meccanismi di protezione contro l'essiccamento, tronchi sempre più spessi, riduzione della superficie della foglia e trasformazione in spine( nei deserti), rivestimento ceroso delle parti più esposte al sole, radici sempre più profonde. Oggi le piante dominano letteralmente la Terra. La loro massa rappresenta il 90% della massa totale di tutti i viventi del nostro pianeta e sono determinanti per il mantenimento della vita. Sono un bene prezioso da preservare.
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