Olivo malattie

Le malattie dell'olivo

Se si vuole ridurre al minimo il pericolo di avversità e malattie per l'olivo è necessario e basilare favorire la ventilazione e l'insolazione della vegetazione. Questo è possibile grazie ad un'adeguata potatura, la quale permette di ridimensionare la ramificazione della pianta, favorendo il ricircolo dell'aria ed inoltre è utile per rimuovere le parti che già presentano malattie. Fondamentale risulta, successivamente, distruggere con il fuoco le parti asportate, assicurandosi così la rimozione di ogni parassita. Per completare la cura della pianta, è utile irrorarla periodicamente con propoli, il quale svolge una funzione di disinfettante naturale, inoltre ogni otto anni circa è consigliabile spennellare l'olivo con poltiglia bordolese. L'umidità e le altre avversità climatiche, quali vento, grandine, vento e gelo possono avere effetti negativi sulla pianta, causando problemi ed indebolendola.
Olivo sano.

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Malattie crittogamiche

Fumaggine. Con questo termine si indicano malattie dovute alla presenza di funghi sulla vegetazione della pianta. Tra questa possiamo trovare ad esempio la carie, la quale colpisce prevalentemente il tronco e le grosse branche. Rende il legno interessato fradicio, molto spugnoso e di un colore giallastro, sarà necessario alla fine dell'inverno raschiare la parte malate fino a raggiungere lo strato sano sottostante. Un'altra malattia è la cosiddetta fumaggine, essa crea sulla superficie della pianta un'incrostazione grigio-nerastra ed è favorita particolarmente da temperature abbastanza elevate. Per questo motivo è molto più sviluppata nelle regioni del Sud Italia. Il clima caldo favorisce anche lo sviluppo della lebbra, essa si manifesta con macchie grosse e rotondeggianti con la presenza di pustole gessose e marroni. Le olive colpite generalmente cadono dalla pianta, qualora dovessero rimanere sul ramo produrranno comunque un prodotto di pessima qualità.

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Occhio di pavone e piombatura

Occhio di pavone. Una malattia molto particolare dell'olivo, è certamente l'occhio di pavone o vaiolo, che si manifesta con cerchi concentrici di color giallo scuro, i quali richiamano alla mente l'occhio presente sulla penna del pavone. Il patogeno colpisce anche rametti e frutti ed è in grado di rimanere in vita sulle foglie malate, sia che esse sia a terra, sia che esse siano ancora sulla pianta. Si sviluppa dove il terreno è argilloso, con un clima abbastanza umido e che rimanga tale per un periodo prolungato. Con trattamenti a base di rame e poltiglia bordolese è possibile curarlo, tuttavia è in grado di causare problemi rilevanti specialmente nelle piante giovani, questo perché è causa di un'importante caduta di foglie. La piombatura si presenta come una mussa di color piombo, con delle macchie gialle e marroni sulla parte superiore della foglia.


Olivo malattie: I fitofagi

olive malate Con il termine fitofagi si indicano tutti i parassiti animali che possono infestare la pianta. Questi organismi si nutrono del contenuto di singole cellule, erodendo porzioni di tessuto dell'olivo. Uno di questi è la cocciniglia nera, parassita simile al grano del pepe che produce danni diretti su rami e foglie, causando deperimento della pianta e scarsa fruttificazione. Si sviluppa sopratutto in uliveto scarsamente curati, dove ad esempio non è stata per lungo periodo effettuata un'adeguata potatura. Un altro parassita è il fleotribo, coleottero che scava vere e proprie gallerie all'interno del legno. Una volta arrivata la primavera esce dalla pianta facendo però seccare il ramo. Le foglie e le olive cadono e non producono un buon prodotto. Per difendere la pianta è necessario aumentare le sue difese, questo può essere fatto con un'adeguata concimazione e irrigazione periodica.


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