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La natura, come possiamo vedere ogni giorno, è piena di risorse, piena di cose belle che può donarci in forme e situazioni tra le più disparate. Ebbene, l’uomo non si è mai fatto sfuggire la possibilità di avere delle positive gratificazioni sfruttando questi doni naturali, e da ciò ne è una nata una disciplina vera e propria, quasi una scienza, che però non si avvale di molti esperimenti, formule e dottori, ma si basa sull’esperienza dei nostri predecessori e su prove di laboratorio che dimostrano i principi positivi: la fitoterapia. Mentre l’erboristeria (e qui chiariamo un punto di dubbio di molte persone) è la capacità di catalogare, organizzare e raccogliere tutto quanto si conosce sulle piante sia in termini di specie che di qualità, la fitoterapia è la capacità di sfruttare queste conoscenze in modo da fare del bene al proprio corpo, in molti casi diversi. Al giorno d’oggi questa disciplina (non sarebbe corretto chiamarla scienza perché essa è ben altra cosa, anche se si avvale di prove tecniche e scientifiche) ha assunto un ruolo di primaria importanza sia dal punto di vista commerciale che da quello societaria, perché la cura del proprio corpo e della propria salute attraverso i rimedi naturali è diventata una moda molto diffusa, soprattutto nei Paesi più industrializzati.
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La natura è un fenomenale insieme di sostanze positive per sé stessa e per il nostro organismo, quindi quasi da ogni cosa potremmo prendere dei nutrienti. Tra le tante cose in questo articolo ci concentriamo sulla famosissima e diffusa pianta di melanzana: essa, attraverso il suo frutto dalla forma allungata e dal colore violaceo scuro, è una grande protagonista della cultura culinaria italiana, ovvero di quella celebrata dieta mediterranea che è universalmente riconosciuta per la sua genuinità. Ebbene, la melanzana ne è protagonista dal punto di vista alimentare e quindi anche fitoterapico, in quanto mangiare bene è prendersi cura del proprio corpo e per questo motivo ne citeremo gli aspetti positivi: la melanzana è poverissima di zuccheri e di calorie, quindi va bene per tutte le diete; inoltre è composta quasi totalmente di acqua (la percentuale va dall’ottanta al novanta percento) e quindi aiuta anche l’idratazione del corpo. Inoltre i suoi contenuti di vitamine ed altre sostanze aiutano ad abbassare il colesterolo cattivo del nostro sangue, il che è sempre positivo perché ciò vuol dire maggiore funzionalità di tutto il sistema cardiocircolatorio.
Le notevoli azioni positive che la melanzana ha sul nostro corpo viste nel precedente paragrafo sono legate al consumo come cibo; ovviamente c’è ben altro, perché i pregi fitoterapici della melanzana valgono anche per un uso esterno: la polpa interna, privata della buccia e sciacquata, è perfetta per lenire la pelle, mitigandone il bruciore o anche il prurito, e può essere utilizzata per esempio per arrossamenti da irritazione, esternamente per emorroidi, per punture di zanzare soprattutto come rinfrescante. Invece i prodotti sottoforma di estratto e tisana (anche se molto rari da noi per via del consumo come cibo, mentre in paesi come gli Stati Uniti, dove non c’è cultura culinaria del vegetale, sono diffusi) della melanzana si distinguono per il buon potere diuretico, per la normalizzazione del funzionamento del fegato ed anche per la depurazione generica vista come eliminazione di tossine accumulate nella vita quotidiana. I migliori intenditori della melanzana sapranno che la buccia contiene molte delle proprietà descritte appena sopra (come spesso accade anche per i frutti come mela, albicocca e simili) ed infatti nei processi produttivi degli estratti si utilizza tutto il frutto, solo privato della parte verde di collegamento con la pianta stessa.
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