Una parte della cultura biologico che ha dimostrato davvero una grandissima efficacia, unita all’economicità, tanto da superare di gran lunga le sostanze artificialmente prodotte, è il mondo delle tisane, degli estratti e degli infusi. Tutte e tre le classi di prodotti appena citate fanno esclusivo riferimento alla natura vegetale, quella delle piante e dei fiori, che sono una miniera di sostanze sempre benefiche per il nostro corpo e per la mente. Ad esempio, tutti sanno che esistono efficacissime tisane per combattere due grossi problemi del nostro tempo, lo stress e la stipsi (o stitichezza); non solo, alcune tisane persino energizzanti, sono parte della cultura da decenni, già al tempo dei nostri nonni, e ci riferiamo esplicitamente al thé, che altro non è che un infuso di una pianta particolare contenente la caffeina, una proteina energizzante (che quando è contenuta nel thé viene chiamata “teina”, ma è la stessa cosa). Un’altra tisana naturale, stavolta non energizzante ma calmante, è la camomilla: essa viene estratta da varie parti del fiore di camomilla, molto simile ad una margherita e ad una gerbera, le cui sostanze agiscono da rilassanti e sono molto efficaci sui bambini in vari frangenti, dal mal di pancia all’irrequietezza che non li fa riposare.
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La pianta di tiglio è una pianta erbacea – arbustiva che risulta essere diffusa in gran parte del continente europeo ma non solo, perché cresce spontanea anche nelle Americhe ed in buona parte dell’Asia. Ciò che rende famosa questa semplice pianta è l’infuso che si ricava con varie sue parti (sostanzialmente fiore e foglia), dagli effetti straordinari. Diciamo innanzitutto che l’effetto generico è di tipo calmante (tanto per contrapporlo ai prodotti simil-thé), ma gli utilizzi specifici sono molto vasti: antispasmodico, ipotensivo, sedativo, lassativo ed anche espettorante. Il fatto è che come altre piante appartenenti al gruppo delle Malvaceae il tiglio contiene delle proteine che agiscono sui centri nervosi del nostro corpo, rilassandoli ed aiutando quindi sia la fase psicologica che quella fisica. Innanzitutto l’infuso di tiglio è un rilassante tipo la camomilla, da prendere in stati di agitazione, nervosismo oppure solo per rilassarsi prima di andare a riposare e provare a farlo al meglio. Questi effetti possono essere anche utilizzati quando il nervosismo e la tensione provocano somatizzazioni, come ora vedremo nel prossimo paragrafo.
La somatizzazione è il trasferimento di un malessere psicologico verso una o più parti del corpo, che cominciano a dolere o comunque a mal funzionare. Un classico esempio è il classico vomito da nervosismo oppure le palpitazioni da ansia: entrambi questi fenomeni non sono pericolosi (tranne se associati ad altre carenza funzionali o patologie già presenti) per la salute, ma sono fastidiosi ed evidenti sintomi di una profonda sofferenza di tutto l’organismo. In questi casi nulla è meglio di una calda tisana di tiglio, preparata col metodo dell’infusione. I produttori di tisane di miglio raccolgono i fiori e le foglie di questa pianta in primavera e nei primi mesi dell’estate (fino a giugno inoltrato per intenderci), poi li lasciano seccare lentamente al sole ed all’aria ed in seguito il tutto viene macinato per produrre una polverina non troppo sottile che verrà posta in filtrini non troppo diversi da quelli della camomilla. Questi, immersi in acqua bollente e lasciati scaricare per qualche minuto, daranno colore, sapore e soprattutto efficacia alla tisana risultante. Se abbiamo la fortuna di conoscere ed incontrare una pianta di tiglio possiamo noi stessi raccogliere i fiori e le foglie, seccarli e poi immergerli nella pentola di acqua quasi bollente per far scaricare l’efficacia, poi filtrando prima di consumare.
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