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Durante l’anno sono sufficienti due interventi da eseguire durante la stagione vegetativa, e cioè durante il germogliamento e la fruttificazione. La fioritura dell’olivo avviene in maggio, quando la temperatura diurna è fra 20°C e 25 °C e le piogge sono scarse; tutte condizioni climatiche sono molto importanti per l’allegagione e l’impollinazione.I periodi migliori quindi per concimare coincidono con la fine dell’inverno (tra febbraio e marzo), per favorire il germogliamento, e con la primavera inoltrata (fine giugno e inizio luglio) a favore dell’attività vegetativa. In questa stagione l’olivo ha bisogno di una maggior quantità di elementi nutritivi rispetto al periodo di riposo.Eventualmente un terzo intervento si può effettuare anche in autunno, periodo di riposo vegetativo della pianta.Un’abbondante concimazione o una potatura troppo energica comportano una minima fioritura, oltre che una modesta allegagione. La concimazione deve essere quindi giusta ed equilibrata sia per l’attività vegetativa, che produttiva. In caso di troppo vigore della pianta è bene diminuire la quantità di concime e portare la potatura al minimo.
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I concimi sono in genere a base di azoto, presente nel suolo in misura minore rispetto al potassio e al fosforo. Tuttavia la composizione del concime deve tener conto del terreno, dello stato dell’olivo e degli interventi di potatura effettuati.Generalmente per i due principali interventi di concimazione, a fine inverno e a primavera inoltrata, si utilizzano concimi azotati, mentre in autunno bisogna impiegare un concime misto di azoto e potassio.L’azoto, in particolare, controlla il vigore della pianta e il suo stato vegetativo e produttivo. Quindi una carenza di azoto può causare minore crescita e scarsa produzione. Tuttavia anche eccessi di azoto possono essere nocivi per la maturazione più tardiva della pianta e per gli attacchi parassitari. Il fosforo regola invece la crescita e la fruttificazione, mentre il potassio favorisce l’accumulo dell’amido, regolando il bilancio idrico della pianta e ne aumenta la resistenza alle avversità climatiche ambientali. Si ricorda inoltre che ogni 3 o 4 anni è consigliabile effettuare l’analisi del terreno e che tutti i trattamenti necessari vanno effettuati durante le ore più fresche del giorno.
I concimi si possono somministrare insieme all’acqua d’irrigazione, secondo la tecnica della fertirrigazione, qualora si disponga dell'irrigazione localizzata.Altra maniera tradizionale per fertilizzare l’olivo è l’apporto di concime organico, cioè letame, sovescio (concimazione verde) o altro materiale organico facilmente reperibile. Questa tecnica è consigliata per mantenere un buon livello di humus nel suolo.Per la fertilizzazione autunnale è preferibile il concime da somministrare a spaglio, come i semi, da effettuare manualmente o con macchine specifiche. Può trattarsi anche di spaglio vegetale, cioè a base di resti di potatura da interrare.Ultimamente è sempre più in uso una concimazione fogliare con urea (composizione azotata) o con preparati commerciali a base di microelementi. Nel caso in cui vogliate utilizzare solo questo tipo di concimazione, è necessario suddividere gli interventi nel corso dell’anno: un primo periodo con i concimi azotati fino all'arrivo dei primi germogli, un secondo durante i periodi di pre-fioritura e l’ultimo nel periodo dell’allegagione, cioè la fase iniziale dello sviluppo dei frutti in seguito alla fioritura.
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