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Gli obiettivi principali della potatura dell'ulivo devono essere il mantenimento dell'efficienza della chioma, la regolazione del suo accrescimento e la riduzione dell'eccedenza produttiva per contrastare l'alternanza di produzione annuale. Inoltre gli interventi vengono effettuati anche per favorire un migliore rapporto tra superficie fogliare e legno e permettere una buona circolazione dell'aria ed un'efficace esposizione alla luce della pianta. Per quanto riguarda le tempistiche, le regole sono differenti a seconda dell'età della pianta. In un ulivo ai primi anni, verranno contenuti gli interventi ed effettuati solo quelli di taglio dei polloni, che non sono altro che gemme latenti su tronco e branche che sono cresciute troppo e potrebbero turbare l'equilibrio della pianta. Nella fase adulta della pianta, la potatura sarà più energica, fino a raggiungere la sua massima espressione durante l'invecchiamento, quando l'alternanza produttiva sarà accentuata. In passato si pensava che una potatura energica favorisse la fruttificazione, oggi invece si è appreso che questo, oltre a non essere vero, può portare a gravi squilibri nella vegetazione della pianta.
Una dei principali interventi è la cosiddetta potatura secca. Nella potatura di allevamento, viene impressa sulla piantina, direttamente in vivaio, lasciando così direttamente il numero di branche desiderato. Successivamente, in piantonaio, si imprime ancora meglio la forma, con la potatura di formazione, la quale porterà, nella pianta adulta, al risultato voluto. Le operazioni di potatura secca occupano circa il 30% di tutto il tempo dedicato alla coltivazione dell'ulivo, quindi decisamente non poso sia in termini di tempo, sia in termini di costo. Sia nella potatura secca che in quella verde, vanno eliminati i cosiddetti succhioni, che crescono dritti e solitari sia sul fusto che sui rami. Solo raramente possono essere lasciati, ovvero qualora vengano usati per sostituire una branca o un ramo limitrofo che per vari motivi deve essere asportato.
Il principale motivo per cui viene svolta la potatura verde, è quello di eliminare la parte erbacea che è cresciuta da aprile a luglio, sia sulla parte aerea che sul ceppo. Questa potatura assorbe solamente il 10% circa del tempo dedicato alla coltivazione dell'uliveto, tuttavia l'insieme degli interventi di potatura rappresenta sempre una voce molto importante dei costi di gestione. In rari casi viene effettuata anche una potatura straordinaria, la quale però modifica notevolmente la pianta oggetto dell'operazione. Viene messa in pratica, ad esempio, quando si sostituisce una branca intera con un pollone. Diventa fondamentale, una volta effettuato il taglio, spalmare la superficie con poltiglia bordolese al fine di evitare infezioni alla pianta. Nell'operazione di riforma, invece, si procede a cambiare totalmente la conformazione della pianta e viene effettuata, per esempio, in caso di incendi o grandi gelate.
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