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Una delle piante più belle presenti al mondo è di certo la rosa: questa specie vegetale è talmente famosa ed amata che è davvero riduttivo denominarla solo come “bella”, infatti il suo fascino non deriva soltanto dall’estetica (che tra l’altro è soggettiva, quindi può anche non piacere a qualcuno) ma è un insieme di leggenda, grazia e romanticismo che rendono il tutto così speciale. La rosa è una pianta arbustiva che presenta tre caratteristiche principali: il fiore, le spine e la … delicatezza. Sul fiore non c’è molto da dire perché si è già detto e scritto tantissimo, avendo dalla sua una conformazione dei petali che si associa molto all’universo femminile proprio per la grazia e quell’alone di irraggiungibilità che evoca. Le spine della rosa sono una parte importante sia perché sono molto dolorose visto che cospargono tutto lo stelo ed i rami, e sia perché sono una sorta di antitesi con la bellezza del fiore stesso, come metafora delle cose belle e brutte della vita che sono tutte molto vicine. La delicatezza della rosa non è quella dell’aspetto, bensì si tratta della delicatezza della pianta nel senso di scarsa resistenza ad intemperie, cambi di temperatura, malattie e parassiti vari.
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La rosa è una specie vegetale molto soggetta all’attacco delle avversità, siano esse funghi, insetti, parassiti e virus vari; forse anche questo aspetto è una metafora della vita, nel senso che le cose belle sono sempre quelle che corrono i maggiori pericoli e che svaniscono più in fretta, oppure forse è tutta colpa delle azioni che l’uomo compie da secoli per cercare di migliorare l’aspetto delle rose ed incrementarne il già notevole mercato. Sta di fatto che la rosa ha spesso una durata limitata proprio per via dell’attacco di agenti esterni; nello specifico in questo articolo parliamo dei parassiti delle rose. Ce ne sono un paio famosissimi, ma che se presi in tempo possono essere facilmente rimossi; l’importante è accertarsi che la pianta viva in condizioni di temperatura ed umidità adatte, infatti l’eccessiva umidità intesa soprattutto come depositi o ristagni di acqua nei pressi delle radici è tra le cause più diffuse della morte della pianta. Per evitare tutto questo, senza cui non si può nemmeno pensare di coltivare sul serio una rosa, bisogna attrezzarsi con del terreno molto drenante, magari con cocci o grosse pietre sul fondo, ed evitare di innaffiare più del dovuto la pianta.
I parassiti che più colpiscono la rosa sono due e sono denominati (in maniera comune e popolare, perché i nomi scientifici sono ben altri) pidocchi e mosche; nello specifico si parla di “pidocchi delle piante” riferendosi agli afidi, dei piccolissimi ma molto fastidiosi insetti che non attaccano solo la rosa ma molte piante. Essi formano delle numerosissime colonie che portano la pianta ad una morte lenta o comunque a non produrre né fiori e né frutti (non è il caso della rosa) in maniera soddisfacente; in modo particolare sono le larve che si cibano della linfa delle piante in maniera molto aggressiva. Per eliminare questo fastidioso ospite, se il tutto è preso in tempo, basta porre delle coccinelle nella zona delle piante ed in qualche giorno vedrete il risultato: le coccinelle sono ghiottissime degli afidi e riescono in breve a sterminare intere colonie. Il secondo fastidioso parassita sono le cosiddette “mosche della rosa”, una specie di insetto che in realtà non somiglia alle mosche ma che agisce distruggendo la rosa dall’interno in quanto instaura delle colonie dentro la pianta e la mangia dall’interno; il problema è che quando ci si accorge di questa affezione, non resta che potare tutte le parti già attaccate e sperare che la pianta si riprenda. Purtroppo ciò non accade spesso ma se davvero è solo una piccola parte della pianta, ci sono delle possibilità.
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