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Il sedano da coste si semina rado in vassoio non coperto ma umido, in gennaio-febbraio, a 13-16°C (vanno bene sia una serra che un davanzale esposto a sud). La germinazione richiede due o tre settimane, e appena le plantule avranno sviluppato le prime due vere foglie bisogna ripicchettarle in vasetti singoli da 7-8 cm oppure in vassoi a distanze di 5-6 cm. L’acclimatamento va effettuato per gradi, e il trapianto sull’aiuola definitiva avviene tra aprile e maggio. Se la coltivazione viene fatta a fosse le distanze saranno 20-25 cm sulla fila e tra le file, ma le piante saranno sfalsate tra le file. Altrimenti le distanze sull’aiuola piana saranno 25-30 cm sulla fila e tra le file. Irrigare subito dopo l’impianto in abbondanza. In alternativa è possibile effettuare la semina direttamente all’aperto tra marzo e aprile con il trapianto in giugno-luglio. Il sedano rapa si semina o in letto caldo (o sul davanzale) in febbraio-marzo e dopo due o tre trapianti man mano che le piante crescono e un acclimatamento graduale si può procedere al trapianto definitivo quando il rischio delle gelate sarà definitivamente passato. Non volendo passare attraverso tutta la serie dei rinvasi si possono acquistare le piante già pronte in un vivaio, ma al momento del trapianto attenzione: interrandole troppo il sedano rapa non formerà la “palla” per cui viene coltivato! Va interrato il giusto, a 40 cm di distanza sulla fila e tra le file, e all’inizio sembrerà un po’ vacillante, ma va bene così.
I sedani preferiscono un terreno ricco e ben drenato, in posizione aperta, con un pH compreso tra 6,5 e 7,5. La preparazione tradizionale del terreno per la coltivazione a fosse (cioè in terreni non troppo umidi) prevede (in febbraio marzo ) lo scavo di fosse larghe 35-40cm e profonde 30cm, distanziate tra loro di 80 cm, seguita dall’interramento di letame sul fondo di ciascuna fossa (8 kg per metro quadro). In seguito si ricopre lo scavo ma solo fino a 7-8 cm dal livello del terreno e appena prima del trapianto nella fossa si incorpora al terreno un fertilizzante equilibrato (100 gr per metro quadro). In seguito si procederà ai rincalzi graduali. Se invece si opta per l’imbianchimento naturale dei sedani allora non si trapianta nelle fosse ma su aiuole piane che vengono preparate in marzo incorporandovi la stessa quantità di letame di cui sopra. Il coltivatore biologico preparerà l’aiuola (al primo turno della rotazione) in autunno, rifornendola di letame ben decomposto o farina di corna-sangue-ossa più cenere di legna che è ricca di potassio. Anche il letame suino, il litotamnio e la farina di roccia hanno un contenuto apprezzabile di questo elemento.
A parte la concimazione effettuata durante la preparazione del terreno e subito prima dell’impianto non è necessario fornire altra fertilizzazione. La coltivazione biologica dei sedani prevede di fornire ogni 7-15 giorni macerato di ortica mescolato all’acqua di irrigazione, pacciamando con consolida o felce ricche di potassio.
Il rincalzo per imbiancare le coste del sedano si fa in tre tempi e a intervalli di tre settimane circa, man mano che i sedani si alzano. Procedere sempre quando il terreno è umido, non quando è secco, lasciando sporgere le foglie dal terreno e cercando di non far entrare la terra nel cuore delle piante. L e varietà auto imbiancanti come per esempio la “Gigante dorato” non vanno rincalzate. Tra le consociazioni favorevoli quelle con aglio, fagioli, cavoli, cavolfiori. Irrorare con infuso di equiseto per prevenire le infestazioni fungine.
Durante tutta la stagione vegetativa è essenziale che l’irrigazione sia abbondante. In caso di clima siccitoso bisogna fornire 18 litri di acqua per metro quadro ogni settimana.
Contiene vitamina C,E,B e K, luteolina e vari Sali minerali. E’ depurativo, rimineralizzante, abbassa la pressione, è calmante e antidepressivo.
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