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La propagazione della fragola si fa per stoloni. In giugno si scelgono le piante più sane e produttive e se ne selezionano 4-5 stoloni. Questi vengono fissati con apposite forcelle al terriccio che riempie altrettanti vasetti da 7-8 cm, interrati a livello del terreno. La radicazione avviene in 3-4 settimane, trascorse le quali si taglia lo stolone vicino alla pianta figlia e si dissotterra il vasetto. La piantina può essere messa a dimora immediatamente, innaffiando bene. La messa a dimora delle piante può essere effettuata tra marzo e aprile oppure in autunno, tra agosto e settembre oppure tra settembre e ottobre. Nel primo caso lo sviluppo radicale sarà minimo, e il raccolto di conseguenza scarso, nel secondo caso si dovrà attendere l’anno seguente per vedere i primi frutti. Gli stoloni vanno piantumati né troppo superficialmente (le gemme seccherebbero) né troppo in profondità (le gemme marcirebbero). Il colletto deve essere a livello della superficie del terreno. Per effettuare l’operazione si utilizza il trapiantatoio oppure la forca a mano, e si deve aver cura di distendere bene le radici. La distanza di impianto sarà di 35-40 cm sulla fila, per file distanti 90 cm tra loro. Per fragolaie mantenute per soli due anni la distanza di impianto sarà di 30 cm sulla fila. Le fragole di bosco di solito si propagano per seme, raramente per divisione. La semina avviene in autunno in cassone o in serra a marzo. In questo caso la temperatura sarà compresa tra 18 e 20°C e le cassette saranno mantenute umide e all’ombra,coperte da un vetro, fino all’avvenuta germinazione. Il ripicchettamento avverrà con le piantine provviste delle prime due vere foglie, in vasetti individuali o cassette a distanza di 2-3 cm le une dalle altre. Il trapianto a dimora si fa trascorso il rischio di gelate con 30 cm di distanza sulla fila e su file distanti 75 cm tra loro. La propagazione per divisione delle varietà opportune avviene alla fine dell’estate (agosto-settembre) prelevando le piante adulte e staccando le nuove corone con la maggior quantità possibile di radici. Il trapianto si effettua poi nello stesso modo che per le altre varietà di fragola. Il bio coltivatore riempirà la buca di impianto delle fragole con farina di roccia e composto ben maturo e irrorerà con macerato di ortica diluito.
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La fragola cresce su diversi tipi di terreno, ma potendo scegliere va preferita un’aiuola ben drenata o resa tale tramite la creazione di prode alte 5-8 cm, con un pH tra 6 e 6,5 in una posizione soleggiata o appena ombreggiata e riparata dal gelo. Il coltivatore biologico sa che l’aiuola ideale per le fragole è quella che l’anno prima ospitava patate o fagioli, colture che strutturano il terreno in modo ottimale. Per la preparazione del suolo il coltivatore biologico ha a disposizione concimi appositi, reperibili in commercio, oppure può utilizzare letame bovino ben decomposto o al massimo essiccato, oppure farina di corna-sangue-ossa. Dopo la preparazione pacciamare con aghi di conifere oppure foglie e piantumare tra agosto e settembre. Il coltivatore tradizionale invece libererà dalle infestanti il terreno prescelto, interrerà composta o letame ben maturo (7-8 kg per metro quadrato) eliminando l’eccedenza in superficie per non attirare le lumache nemiche delle fragole, e subito prima dell’impianto incorporerà al terreno 100 gr per metro quadro di fertilizzante equilibrato. Il terreno per le fragoline di bosco avrà un’esposizione in ombra o mezzombra.
La coltivazione tradizionale delle fragole non prevede ulteriori concimazioni oltre a quelle effettuate durante la preparazione della fragolaia. E’ comunque possibile distribuire del solfato di potassio (15 gr al metro quadro) a fine gennaio, per favorire rusticità, sapore dei frutti, e sviluppo dei fiori. In caso di crescita stentata delle piante si sparge solfato ammonico in aprile (distribuirne 15 gr al metro quadro, ma mai sulle foglie che altrimenti si seccano). Le fragoline di bosco vanno fertilizzate con un prodotto liquido per pomodori ogni due settimane da quando spuntano i fiori. La coltivazione biologica delle fragole prevede generose elargizioni di composto e concime organico dopo il raccolto.
La prima cosa da ricordare quanto a coltivazione delle fragole è che se la pianta viene coltivata come annuale si ottengono frutti di ottima quantità, ma se ne ottengono meno che da piante di due o tre anni. Però coltivando per molto tempo le fragole sempre sulla stessa aiuola la possibilità che le piante si ammalino a causa di parassiti del terreno aumenta, e inoltre a un certo punto la produttività dell’aiuola pluriennale calerà visibilmente. L’ideale quindi è rappresentato da un’aiuola che si mantenga a fragole per tre-quattro anni circa, e che venga smantellata e sostituita prima che il raccolto diventi insoddisfacente o le piante si ammalino. Per quanto riguarda la coltivazione biologica delle fragole bisogna tenere presente che le consociazioni favorevoli sono quelle con l’aglio, la cui vicinanza previene parte delle infezioni fungine cui va soggetta la pianta, e con cipolle, porri, spinaci , insalate, fagioli nani, e borragine. Dopo la raccolta le piante vanno falciate, asportando tutti gli stoloni superflui e risparmiando solo il cuore della pianta. La pacciamatura biologica prevede l’utilizzo di paglia, oppure di residui di legname e fogliame decomposto, soprattutto aghi di conifere. Si può anche seminare della senape tra le file delle fragole, perché questa pianta gela in inverno e si lascia come pacciamatura. Alcune selezioni come “Florika” coprono da sole il terreno, riducendo la quantità di lavoro richiesto e dando asilo a una gran quantità di animali utili che tengono lontani numerosi parassiti dalla fragolaia. A proposito di parassiti, contro le lumache si può predisporre un recinto apposito la cui inclinazione non consente a questi invertebrati di arrivare alla fragolaia, oppure alle trappole alla birra, oppure alla vicinanza di piante sgradite come la senape. L’antonomo del lampone si tiene alla larga pacciamando con felci (che allontananao anche le lumache), e spruzzando la fragolaia di infuso di tanaceto dopo la raccolta. In caso di massicce infestazioni da larve di maggiolino l’unica possibilità è rappresentata dall’asportazione meccanica in sede di impianto della fragolaia. I millepiedi normalmente utili ma dannosi quando troppo numerosi si tengono alla larga con la farina di roccia e si catturano usando dei vasetti capovolti o delle patate tagliate a metà come trappole. La temutissima muffa grigia che colpisce le piante più deboli si previene scegliendo posizioni arieggiate, utilizzando varietà resistenti e non concimando mai in eccesso. Anche la pacciamatura con paglia aiuta a tenere asciutti i frutti. Le parti infette delle piante vanno distrutte subito. In ogni caso le irrorazioni con infuso di equiseto e macerato di ortica mescolato con decotto di cipolla tengono a bada tutte le infezioni fungine.
Vanno effettuate la mattina presto, mai di sera, per non incoraggiare le malattie fungine, e possibilmente utilizzando acqua tiepida stagnante senza bagnare la parte aerea della pianta. In alternativa va preferita l’irrigazione a goccia, che appunto non bagna foglie e frutti. Inoltre un’adeguata pacciamatura manterrà umido il terreno più a lungo, permettendo di diradare le irrigazioni. Le fragoline di bosco richiedono irrigazioni ogni 7-10 giorni in caso di siccità.
La fragola è ricca di vitamina C, aiuta l’assorbimento del ferro, contrasta la ritenzione idrica, attiva il metabolismo, sbianca i denti, contrasta l’alitosi, è antiossidante e fa bene alla memoria.
Con l’inizio della bella stagione fanno la loro comparsa anche le fragole! Questo frutto dal colore rosso intenso e dal sapore delizioso rappresenta un ingrediente molto diffuso in cucina e amato da grandi e piccini. Le fragole possono essere consumate così, al naturale, lavandole sotto l’acqua corrente e se si desidera, aggiungendo un pizzico di zucchero per renderle più dolci e gustose oppure possono essere utilizzare per la preparazione di molteplici piatti. Partiamo dalle più facili! La classica macedonia che senza le fragole mancherebbe di un tocco di colore e sapore; i frullati di fragole, le torte gelato a base di fragole, i frappè ma anche piatti più complicati. E’ possibile realizzare crostate, tiramisù, marmellate e perfino il risotto alle fragole dal gusto unico e raffinato. Oltre al sapore piacevole del frutto, la fragola ha importanti proprietà! Cosa aspetti ad inserirla nella tua dieta e nei tuoi pasti?
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