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Non sono molte le attenzioni colturali che il bonsai Cipresso richiede per crescere e sviluppare un compatta chioma fogliare. Il terreno più adatto per questi vegetali è composto principalmente da akadama, mescolata con porzioni di terriccio da giardino e ghiaia, per assicurare il corretto drenaggio idrico. Le esposizioni sono molto luminose e soleggiate in inverno mentre sono più ombreggiate, durante i mesi caldi della stagione estiva. Possono crescere all'aperto ma devono essere protetti dalle temperature inferiori allo zero, dalle gelate prolungate e dalle forti correnti provenienti da nord. Le irrigazioni sono regolari ma non troppo abbondanti per tutto l'anno, attendere che il substrato sia asciutto prima di procedere nuovamente con le annaffiature. Il rinvaso viene effettuato ogni due o tre anni.
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I bonsai Cipresso hanno bisogno di sviluppare per bene la chioma fogliare prima di subire l'intervento della potatura di formazione che avviene prima della ripresa vegetativa primaverile, in genere ogni due anni. L'aspetto naturale che queste piante assumono con il passare del tempo, è colonnare oppure conico. Devono venire eliminati i rami troppo numerosi o contrapposti. Il portamento compatto può appesantire a lungo andare la pianta, quindi è necessario sfoltire con delle forbici adatte i rami più frondosi. L'utilizzo della pinzatura è fondamentale per equilibrare lo sviluppo delle gemme fogliari che crescono di continuo, in ogni periodo dell'anno. Partendo dalla base vengono pinzati i germogli più vigorosi e grandi per lasciare spazio a quelli più giovani, riconoscibili dalle dimensioni più ridotte.
Il periodo per iniziare a concimare il bonsai Cipresso coincide con la ripresa vegetativa che avviene in primavera. Il poco terreno contenuto nel vaso perde facilmente gli elementi nutritivi necessari per una crescita rigogliosa e continua. Ogni due settimane, è opportuno somministrare un concime specifico, ricco di fosforo e potassio da diluire nell'acqua delle irrigazioni. Nel mese di luglio si sospende il fertilizzante per riprendere successivamente, alla fine del mese di agosto e protraendosi fino all'autunno. I ristagni idrici della annaffiature possono portare all'insorgere di malattie fungine che colpiscono e deperiscono il delicato apparato radicale. Inoltre possono essere infestati da cocciniglie e afidi, per prevenire è consigliabile effettuare periodicamente dei trattamenti con insetticidi e anticrittogamici.
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