Abbiamo detto che il ginepro è una pianta molto resistente, ciò non toglie che temperature troppo alte o basse possano comunque danneggiarla. Il suo punto debole è costituito dalle radici, che vanno ben protette in un vaso accuratamente scelto. Come posizione è da prediligere l'aria aperta, in maniera tale che la chioma venga naturalmente umidificata dalla rugiada mattutina; in alternativa al chiuso dobbiamo avere l'accortezza di nebulizzarlo. In entrambi i casi dobbiamo stare sempre attenti che sia in posizione luminosa ed arieggiata. A seconda delle stagioni si può esporre alla luce diretta del sole, come in primavera ed autunno, oppure può essere sistemato in una zona ombreggiata come in estate, poichè le radici, a differenza delle foglie, non sopportano il caldo. In inverno può stare tranquillamente all'esterno purchè l'apparato radicale venga protetto dalle gelate.L'annaffiatura richiede una certa attenzione: deve essere fatta solo quando il terriccio è completamente asciutto, versando l'acqua anche due o tre volte per essere sicuri che sia completamente assorbita. Altrimenti si può mettere la pianta in un sottovaso pieno di ghiaia tenuta umida.
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Una buona potatura è essenziale per la crescita ottimale del bonsai ginepro. La potatura di formazione, quella che serve a dare alla pianta la forma desiderata, viene affiancata da potature di mantenimento, che servono a eliminare rami malati o troppo lunghi. Il periodo più indicato per praticarle è quello invernale quando la pianta è in riposo vegetativo.Le lame per eseguirla devono essere affilate per non sfilacciare i bordi del taglio, sui quali, a fine operazione, è bene mettere una pasta cicatrizzante per allontanare il rischio di infezioni e parassiti.La pinzatura invece si può compiere durante il ciclo vegetativo della pianta. E' una tecnica che si esegue a mano perchè i bordi delle foglie (scaglie) tagliate con forbicine diventano marroni dopo alcuni giorni, compromettendo l'aspetto del bonsai. Nella pratica si afferra tra pollice ed indice un ciuffetto di foglie e lo si "pareggia" eliminando le punte che escono dal profilo.Infine la legatura è l'operazione che ci permette di modificare la direzione dei rami o di far curvare il tronco: si fa avvolgendo a spirale un filo di rame su rami e tronco e li si piega fino a raggiungere la forma desiderata.
Il bonsai è sostanzialmente un piccolo albero coltivato in vaso secondo regole di estetica definite. Queste ci suggeriscono di tenere in considerazione i diversi fattori che caratterizzano il nostro bonsai ginepro: forma del tronco e dei rami, radici, vaso e scelta del fronte.Le radici ed il tronco devono far sembrare il bonsai un "vecchio albero": la rugosità della corteccia e la sua conicità (base più grande e via via più sottile) contribuiscono a dargli un aspetto imponente. I rami dovrebbero formare una chioma di forma triangolare e dovrebbero partire a circa un terzo dell'altezza totale, mentre il fronte deve essere costituito dalla parte visivamente più bella della pianta e delle radici.Infine il vaso, componente da scegliere in maniera accurata, perchè influenza l'estetica generale del bonsai. Misure, forma, colore e materiale vanno decisi in base al tipo di pianta utilizzata, alla sua età ed al suo stile.Tutto l'insieme deve dare un senso di armonia, equilibrio ed infondere tranquillità.
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