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Non volendo incorrere in atteggiamenti pubblicitari lungi dai nostri interventi, ci sono tantissime pubblicità televisive ed editoriali che presentano le straordinarie proprietà dell’aloe vera; questo è il nome scientifico, ma anche un po’ quello commerciale, di una pianta della famiglia Aloecacee che cresce nei climi con caldo secco abbastanza costante e che più propriamente è indicata come Aloe barbadensis Miller. Essa ha la caratteristica di essere succulenta e carnosa, ma ciò non nell’accezione più comunemente usata di un qualcosa particolarmente invitante da mangiare; questi due aggettivi infatti, riferiti a questo genere di piante, indicano una struttura particolarmente spessa e ricca di una polpa interna delle foglie di alcune piante, la cui sezionatura può facilmente mostrare la spugnosità interna coniugata ad una presenza non trascurabili di acqua, linfa o altri liquidi. Essa ha un aspetto cespugliare, crescendo da terra con foglie che possono giungere anche al metro e che costituiscono il “tutto” della pianta, essendo diramate direttamente dalla base e con portamento dritto, senza bisogno di sostegni. Esse sono la parte più famosa di questa pianta, anche per la forma molto lanceolata e per i contorni ricchi di spine.
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L’aloe vera, come abbiamo già accennato, è enorme protagonista di tante campagne pubblicitarie di cosmetici, anche perché è uno degli ingredienti fondamentali di questi prodotti; ma cosa ha di speciale questa pianta? Tante sono le proprietà dell’aloe, ma in questo articolo ci concentriamo sul suo succo: il succo di aloe è una bevanda che si sta sempre più diffondendo, soprattutto nel pubblico femminile, al quale interessa più di tutti di mantenere il corpo e l’aspetto quanto migliori possibile, soprattutto per sentirsi sicure di sé stesse e di conseguenza stare bene con gli altri. Il succo di Aloe si ottiene dalle foglie, già descritte come carnose e succulente, quasi “spremendole”; la sua colorazione è verde-giallognola, a meno dell’aggiunta di coloranti, e le proprietà per cui viene assunta sono molteplici, anche se poche sono effettivamente dimostrate scientificamente: idratante, antiinfiammatoria, cicatrizzante, analgesica, rigenerante, disintossicante ed altre, come quella anti-tumorale, che sono improbabili e comunque di certo non dimostrate con certezza. Il succo viene estratto dalla parte esterna della foglia, mentre quella interna dà vita all’aloe gel di cui parliamo in un altro articolo. Ovviamente i quantitativi presenti nelle applicazioni cosmetiche sono piccolissimi, ma alcuni effetti positivi sono avvertibili, su tutti quello che rende la pelle più idratata e quindi elastica, capace cioè di piegarsi ed allungarsi senza creare rughe o altri segni.
Una proprietà molto conosciuta dell’estratto di aloe è quella di essere un potente lassativo; tutto ciò è dovuto al fatto che l’Aloe contiene una certa quantità di glicosidi antrachinodici, i quali hanno un forte potere lassativo, appunto. In effetti essi possono essere paragonati ai lassativi più potenti studiati dall’uomo, perché danno anche lo stesso effetto di assuefazione, possibili danni all’apparato digerente ed anche più bassa assunzione di farmaci per via orale (a causa dell’accelerato passaggio nell’apparato digerente). Unito al potere lassativo c’è anche una certa dose di crampi addominali, innocua conseguente della maggior attività peristaltica. Per questi motivi si controindica di assumere elevate dosi di aloe, anche se quella contenuta nei cosmetici è assolutamente una lontana parente di quell’estratto quasi puro che ha queste proprietà. L’Aloe era già conosciuta anche alle antiche civiltà come gli Assiri, i quali ne facevano descrizione precise sia nell’aspetto che nelle funzioni; essa è coltivata maggiormente proprio nei Paesi del Medio Oriente, con clima caldo e soprattutto secco, ma anche in alcune zone europee come la Spagna, che vanta una grande coltivazione. Anche l’Italia, soprattutto con le regioni del Sud, compete al mercato dell’Aloe.
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