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La Fave sono molto diffuse in Italia perché il consumo di esse rappresenta un qualcosa di utile e beneficiario per la salute dell’essere umano. La fava, come la soia, al suo interno contiene un tasso alto di proteine, soprattutto nelle fave più secche. E’ giusto sapere che però il loro consumo portano tantissime calorie, infatti apportano più di 300 calorie per ogni 100 grammi che vengono consumati. Invece nelle fave secche i valori sono alquanto differenti, le fave secche contengono circa 35 calorie per ogni 100 grammi consumati. Le proprietà che troviamo all’interno di questo prodotto sono fibre, proteine, Sali minerali e vitamine A , B, C, K, E, PP. Le fave, grazie alle proprietà che contengono, vengono considerate utilissime per le diete anche perché favoriscono il drenaggio dell’apparato urinario. Le fave fresche sono ottime coadiuvanti nelle diete ipocaloriche e in quelle per aiutare a combattere la ritenzione idrica. L’effetto diuretico scaturito dal consumo delle fave fresche riduce sintomi come il gonfiore, in questo modo regala anche un ottima forma fisica. Nelle fave è contenuto anche un aminoacido chiamato L – Dopa, questo è importante perché aumenta la quantità di dopamina nel cervello. Non tutti sanno che nei tempi antichi, la fava, era considerata il cibo dei poveri ma in realtà non è così. Al giorno d’oggi, secondo alcuni studi scientifici, si sostiene che le fave sia dei legumi fondamentali al fabbisogno del nostro organismo.
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Le fave oltre ad essere raccolte e mangiate fresche vengono anche usate in cucina per la preparazione di alcuni pasti. Per la preparazione di zuppe e minestroni vengono lessate in pentola oppure vengono cotte in padella con la cipolla. Se abbiamo delle fave fresche è possibile anche farle essiccare per poi congelarle in freezer. Prima di passare al congelamento, è giusto sapere che vanno prima fatte bollire per 2 – 3 minuti e poi lasciate raffreddare. Pe riconoscere se siamo in possesso di fave fresche basta osservare il baccello, deve essere di colore verde brillante, deve avere una forma regolare e deve essere privo di macchie. E’ importante sapere che il consumo di fave è vietato per chi soffre di favismo, ovvero una malattia genetica provocata dalla carenza di un enzima contenuto nei globuli rossi. Le fave inibiscono l’attività di questo enzima e quindi, in persone che soffrono già di questa carenza, scatenano una crisi emolitica acuta che indica appunto la distruzione dei globuli rossi.
Attraverso la polvere di fave è possibile preparare una sorta di sciroppo utile per chi soffre di calcoli renali e di renella. La polvere di fave si ottiene essiccando nel forno i semi che sono contenuti nel baccello per poi polverizzarli. Una volta ottenuta la polverina procediamo aggiungendo 2 grammi di essa in un bicchiere di vino bianco secco, dopo di che lasciamo riposare il tutto per una nottata. Al mattino successivo, dopo aver filtrato questo composto, ingeriamo un cucchiaino dello sciroppo che abbiamo ottenuto per circa una decina di giorni. Questo sciroppo è anche depurativo e disintossicante, aiuta il nostro organismo nelle funzioni epatiche ed a liberarsi dalle tossine. In erboristeria è possibile trovare la farina di fave già pronta per l’uso. Con le fave, inoltre, è possibile preparare degli infusi efficaci nella depurazione del nostro organismo. Per preparare un decotto basta far bollire 100 grammi di fave in 100 grammi di acqua e lasciare in infusione il tutto per 5 minuti. Una volta terminato questo procedimento, l’infuso, va lasciato intiepidire e va bevuto a digiuno la mattina. Solitamente le fave si acquistano nei mercatini della frutta da qualche coltivatore ed il periodo di coltivazione delle fave corrisponde a quello dei piselli, la loro raccolta avviene nello stesso periodo.
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