
Il fosforo è una sostanza nutritiva basilare per la vita in generale, e quindi anche per quella delle piante; esso infatti, attraverso dei suoi composti che vengono chiamati “fosfati”, compone in grande maggioranza il DNA e l’RNA, ovvero i principali messaggeri genetici ed ereditari della vita. Da ciò deriva il fatto che se ci fosse un’assoluta carenza di fosforo, i fosfati non esisterebbero e con essi non potrebbero formarsi le “eliche” del DNA e dell’RNA, quindi il meccanismo fondamentale per trasmettere informazioni a nuove vite ed a nuove cellule non potrebbe essere utilizzato. Per fortuna però questa situazione catastrofica non può avvenire, in quanto esiste un vero e proprio ciclo del fosforo, che permette ad esso di riciclarsi e rinnovarsi continuamente, passando soprattutto attraverso la sintesi batterica di organismi morti e loro residui organici.
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Il giardinaggio è un’attività ricreativa che appassiona ogni giorno un numero sempre maggiore di persone; essa attira perché si tratta di un’attività semplice ed in pieno contatto con la natura, che c... Una delle informazioni principali che il DNA e l’RNA custodiscono è quella della sintesi proteica; praticamente in essi ci sono scritte le istruzioni su come fare a produrre le proteine fondamentali alla vita ed al sostentamento della pianta (ma lo stesso avviene anche nell’uomo). Se c’è una carenza di fosforo questa sintesi perde delle informazioni, dei passaggi, ed avviene che i mattoni della vita (le proteine hanno infatti funzioni strutturale) non possono essere prodotti; da ciò deriva che la pianta presentare un ridotto sviluppo di tutte le sue parti, oltre che una certa riduzione di turgidità dello stelo e delle foglie, con indebolimento di tutto l’esemplare di pianta. Ovviamente si evita tutto ciò integrando il contenuto di fosforo nel terreno, attraverso dei concimi specifici venduti in vivaio oppure da fiorai ben forniti.
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