Nelle condizioni che abbiamo descritto nel paragrafo precedente e che sono tipiche del Meridione d’Italia gli agrumi crescono forti e produttivi, con pochissimo aiuto; quando però il clima comincia ad essere troppo freddo o anche troppo poco soleggiato, queste piante subiscono la situazione climatica non favorevole e prima diventano improduttive, poi giungono a disseccamento totale. Esse sono piante abbastanza resistenti dal punto di vista delle malattie e dei parassiti, ma il fatto è che hanno troppi pretendenti: infatti tantissime specie, soprattutto di insetti, amano la loro linfa ed i loro succhi zuccherini che fanno tanto gola alle larve soprattutto per via della gran quantità di calorie che contengono (zuccheri puri). Proprio per questo motivo si preferisce utilizzare alcuni prodotti dalla formulazione leggera e non tossica per prevenire attacchi di specie simili di insetti, invece di utilizzare prodotti pesanti che intervengano immediatamente contro una malattia già avanzata e che ha potuto già compromettere la produzione di frutti. In generale gli agrumeti sono dei giardini di forma qualsiasi in cui possono essere piantate anche varie specie diverse, ma la cosa importante e che ci sia almeno mezzo metro di distacco tra le fronde di alberi vicini per permettere buona circolazione di aria.
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Una fase delicata ed importante della coltivazione di questi frutti è la loro concimazione: essa viene fondamentalmente praticata per due motivi, dove il primo è quello di rendere la pianta più forte e strutturata contro le malattie ed i parassiti, mentre il secondo è quello di aumentare la capacità produttiva della pianta stessa migliorando le caratteristiche del terreno e quindi delle sostanze nutritive che può assorbire. La migliore strada per concimare gli agrumi è quella di utilizzare il fertilizzante organico misto a letame, con prevalenza di quest’ultimo; in pratica si tratta di letame con una piccola percentuale di compost al suo interno (per saperne di più, vedere la voce compost nel nostro sito). Per i limoni per esempio il dosaggio è di qualche litro di letame misto ad acqua nella prima primavera tutti gli anni, mentre circa tre chilogrammi di letame puro in autunno ogni tre anni (i quantitativi si intendono per pianta). Magari il tutto per i primi giorni non sarà profumato, ma vi assicuriamo che le piante non potranno mai stare più in salute di così.
Nonostante il letame sia la soluzione migliore per la concimazione agrumi, a volte il suo quantitativo non basta oppure si sceglie per vari motivi di ricorrere ai classici concimi generici; innanzitutto vi consigliamo comunque di integrare anche una piccola quantità di letame con questi prodotti, quindi di non utilizzarli da soli. Poi c’è da decidere solo la combinazione migliore dei tre principali elementi del NPK (N = azoto, P = fosforo, K = potassio), che possono variare leggermente in base alla specie di agrumi oppure ad altre esigenze del terreno (non bisogna dimenticare che la concimazione interviene sul terreno, non sulla pianta direttamente). Di solito si fa prevalere leggermente gli ultimi due elementi, anche perché questi minerali intervengono direttamente nella costruzione della pianta e nella qualità del frutto. La tecnica base per la concimazione agrumi è quella di sciogliere la polvere in acqua come indicato nella confezione e poi di annaffiare la terra con questa soluzione; in alternativa, se si dispone di concime in pasticche, queste verranno posizionate nel terreno spargendolo intorno alla pianta e poi interrandole con la pressione di un dito per evitare che vengano prese da fugaci uccellini o simili animali affamati. Il letame va cosparso intorno alla base del tronco.
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