Concimare non significa semplicemente apportare delle sostanze al terreno e lasciare che la natura faccia il resto: le piante sono soggette a cicli vitali ben precisi e anche le loro esigenze cambiano nel corso di tali periodi. Le principali distinzioni sono due: da una parte, sarà necessario tenere conto dell'età della pianta: gli olivi più giovani avranno maggior bisogno di concime, perché dovranno utilizzare molte energie per crescere e sviluppare la folta chioma dalla quale verranno prodotti i frutti. Meno concime sarà invece necessario per gli olivi già grandi e di età avanzata, che non sono più soggetti a rapida crescita e che devono soltanto provvedere al rinnovo dei rami e alla fruttificazione. In secondo luogo, è fondamentale tenere conto del ciclo delle stagioni e provvedere a concimare il terreno quando la pianta sta per entrare nel periodo produttivo, in modo tale che al suo risveglio vegetativo abbia a disposizione tutto ciò di cui necessita per la stagione successiva. Per quanto riguarda gli olivi, il periodo migliore per ricorrere alla concimazione del terreno è quello primaverile, quando la pianta si appresta appunto a sfruttare il nutrimento a sua disposizione per prepararsi e fruttificare.
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Dal momento che le esigenze delle piante, anche se dello stesso tipo, variano a seconda del ciclo vitale e del periodo dell'anno, è naturale considerare il fatto che non tutti i concimi saranno indicati in ogni situazione. Alla peculiarità degli olivi si deve poi aggiungere quella del terreno: per una buona coltivazione, è fondamentale conoscere le caratteristiche del terreno ospitante, per poterlo arricchire di ciò che la pianta necessita e che esso presenta in modo ridotto o insufficiente. Il concime solitamente necessario per gli olivi è quello azotato, che è presente sul mercato in quattro tipologie: nitrico, ammoniacale, calcio-cianamico ed ureico. L'elenco riporta i tipi di concime in ordine di efficacia, dal momento che quello nitrico è il più facilmente assorbito dalla pianta, mentre più a fatica viene assorbito quello ammoniacale. I concimi azotati ureici, tuttavia, sono ampiamente diffusi dal momento che il loro costo è, in media, il più contenuto.
L'azoto è uno dei principali elementi dei quali ha bisogno l'olivo e che spesso non è presente in quantità sufficienti nel terreno: questo non significa, però, che abbondanti dosi sono sempre necessarie. Il concime azotato, se utilizzato in quantità errate, può al contrario provocare una eccessiva presenza di tale elemento nel terreno, tale da avere effetto opposto a quello desiderato e rallentare la crescita della pianta. Se si riscontra tale problema, occorre intervenire riducendo le quantità di azoto apportato nel terreno. Individuare la quantità migliore potrebbe non essere sempre facile: uno degli strumenti a disposizione di chi coltiva gli olivi è certamente l'esperienza, alla quale inizialmente occorre sopperire con una buona informazione: è importante stabilire quali sono le caratteristiche del terreno per sapere come intervenire su di esso. I danni da eccesso di azoto possono andare oltre la crescita rallentata e provocare problemi di notevole entità alla pianta, che risulterà indebolita nelle parti succulente e dunque più sensibile ai danni da freddo e agli attacchi parassitari. La concimazione, infatti, è anche il primo metodo preventivo contro gli organismi infestanti, dai quali soltanto una pianta forte e in salute si saprà difendere in modo adeguato.
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