Finché la terra del nostro giardino deve permettere a qualche bella pianta ornamentale di crescere oppure ad un cespuglio di fiorire, beh allora la sua cura è anche alquanto semplice. il problema sussiste quando si chiede al terreno del nostro orto/giardino di permettere la nascita e la crescita delle piante che portano dei frutti commestibili, come gli alberi da frutto ma soprattutto come pomodori, patate, carote, basilico ed altre delizie del terreno. In questo caso lo sforzo della natura e del terreno è il massimo possibile, perchè più di questo non c’è altro; ciò vuol dire che il sistema giardino deve essere al massimo delle sue potenzialità, innanzitutto avendo le sostanze nutritive necessarie a quelle piante per crescere. Ebbene, finche siamo in un sistema totalmente naturale di terra, ciò avviene naturalmente grazie al ciclo della vita, agli insetti e gli animaletti che popolano la terra, agli escrementi degli animali che vi pascolano ed a tanti altri fattori. Ovviamente tutto ciò nel nostro orto non succede, quindi sta a noi riequilibrare e rifornire di sostanze nutritive il nostro orto, e tutto ciò attraverso la concimazione, una parola che sarà di certo nota a tutti gli amanti del giardinaggio.
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Ma di cosa ha bisogno la terra del nostro giardino per poter poi far crescere quelle piante che desideriamo per il nostro orto? Innanzitutto c’è da dire che prima di parlare di sostanze necessarie in particolare, si deve fare un discorso generale e polivalente: la terra deve essere equilibrata e uniformemente dotata delle sostanze nutritive base. Dicendo questo ci riferiamo ai minerali ed a tutti quegli elementi chimici che costituiscono la base della vita: potassio, calcio, zinco, zolfo, fosforo, potassio, azoto, ferro, manganese eccetera eccetera. Chiaramente essi non dovranno essere tutti nella stessa quantità, perché ce ne sono di più importanti e polivalenti perché intervengono in più processi (azoto, fosforo, potassio) ed altri sempre importantissimi per il corretto sviluppo generale ma che devono essere presenti in minori quantità (microelementi, già citati prima nell’elencazione). Tutto qui? Assolutamente no, perché la terra è un ecosistema talmente vasto e miniaturizzato che qualcosa di certo ci sfugge, ed è per questo motivo che bisogna affidarsi alla naturalità delle cose ed evitare di utilizzare troppa chimica. Per capire a cosa ci riferiamo basta continuare a leggere e giungere al prossimo paragrafo, dove vedremo come e cosa aggiungere alla terra per renderla fertile e produttiva.
Sapete cosa aggiungevano i nostri nonni alla terra per renderla fertilissima e produttiva, oltre che sana e naturale? Letame. Sì, avete capito bene: vagonate di letame da cospargere in vari periodi dell’anno sia intorno ai grossi alberi da frutto e sia nel terreno normale, dove poi veniva mescolato grazie agli attrezzi o al lavoro delle braccia. Sembrerà assurdo ma tanti in realtà già sanno il perché: gli escrementi dei grossi animali da pascolo (cavalli, mucche, buoi), il letame appunto, è ricchissimo di sostanze nutrienti prima elencate ed anche di altre particelle che fanno benissimo alla terra, ovvero anche batteri ed enzimi che ne aumentano le capacità produttive. Per il nostro giardino ogni tanto è bene utilizzare anche questo prodotto naturale, perché permette davvero un riequilibrio di tutte le sostanze nutritive fondamentali alle nostre piante. Ciò, in mancanza del letame, può avvenire anche grazie ai concimi base generici, dalla formula classica NPK, ovvero N come azoto, P come fosforo e K come potassio (sono i simboli chimici); questi tre elementi sono i polivalenti, che non devono mai mancare nel nostro terreno. Le proporzioni dei tre nel composto vanno decise in base al tipo di terreno, alle piante presenti ed al periodo dell’anno, ed in ciò vi può aiutare il vostro vivaista di fiducia che avrà varie formulazioni da potervi vendere.
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