Nella prima parte di questo articolo, ovvero nel primo paragrafo, abbiamo dato una serie di indizi per capire precisamente di cosa trattiamo, e l'ultimo di questi è il titolo del secondo paragrafo. Il concime biologico è una sostanza naturale, ovvero prodotta con metodi naturali, senza aggiunte di alcun tipo e partendo da materie di base totalmente naturali. Esistono attualmente tanti modi per giungere a circa lo stesso risultato, ma in ogni caso la cosa da sottolineare è che il concime biologico è unico nel suo genere perché si integra alla perfezione con la natura di ogni pianta a cui viene, per così dire, somministrato, sia essa una piccolissima pianta da fiore oppure un grande ed ultrasecolare ulivo. Tra le altre cose in un paragrafo successivo parleremo del bilanciamento di un concime, ma è meglio precisare fin da ora come i concime naturali sia perfettamente bilanciati e perció adatti ad ogni pianta in ogni fase del suo stadio evolutivo. Dal punto di vista economico, teoricamente, il concime biologico non ha alcun costo; sembra assurdo ma è così, e per comprendere la veridicità di questa affermazione basta che sia conosca come viene prodotto. Per ora ci basti sapere come un tempo, quando l'allevamento e l'agricoltura erano una sola cosa, il concime biologico era disponibile perfino in sovrabbondanza, mentre oggi, purtroppo, si paga per averne.
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Abbiamo detto che il concime biologico propriamente detto è derivabile da due metodi distinti; il primo, storico, metodo per procurarsi il concime biologico, o meglio, la prima concezione di questa cosa è lì sterco di animale, o per meglio dire gli escrementi degli animali da allevamento: questi animali mangiano giornalmente erba ed altri prodotti del suolo ed il loro apparato digerente è in grado di sintetizzare solo alcuni degli enzimi a digerire tutte le sostanze in esse contenute (come accade tra l'altro a noi umani, a cui la verdura fa benissimo ma non riusciamo a digerirne corse nemmeno la metà delle sostanze nutritive che essa contiene). Ciò che resta da questa - incompleta - digestione è una serie di prodotti intermedi che fanno proprio al caso delle piante, in quanto sono ancora ricchi di sostanze utili ma sono parzialmente digeriti e quindi più facilmente e rapidamente assimilabili da esseri viventi comunque più semplici come le piante. L'altro metodo per produrre concime biologico è stato scoperto solo recentemente, diciamo da non più di trent'anni, grazie all'osservazione casuale di alcuni fenomeni: gli scarti del giardino come foglie secche, rami recisi ed altro, se sottoposti a particolari condizioni di temperatura, umidità e ventilazione possono essere sedi di reazione di fermentazione naturale che li trasforma in un miscuglio simile al terriccio fresco, però ricchissimo di sostanze nutritive perfette per le piante. In linguaggio moderno questo si chiama compostaggio, e ciò che ne deriva è il composto, facile da produrre anche in casa.
I due tipi di concime biologico che abbiamo visto, l'uno derivato dagli escrementi di animali come la mucca ed il cavallo mentre l'altro derivato da erbacce e rami portatile, hanno diverso tipo di applicazione, sia nell'ambito del giardinaggio che jn quello dell'agricoltura. Il primo, ovvero quello con escrementi animali, è più indicato per l'agricoltura; quest'affermazione ci sembra abbastanza condivisibile, ma la giustifichiamo comunque: il primo motivo è l'odore che emanano queste sostanze, che per la loro straordinaria efficacia può essere supportata in un campo agricolo ma è difficilmente coniugabile con il bel giardino di casa o con i vasi sul nostro balcone. Altri motivi sono la difficoltà oramai nel reperire gli escrementi animali, sia per il minore allevamento e sia perché molti di questi allevamenti sono intensivi, quindi gli animali non mangiano e si muovono naturalmente come in un pascolo, bensì sono tenuti nelle condizioni per massimizzare la resa economica. Comunque questo concime va cosparso un paio di volte all'anno intorno alla pianta, solitamente appena prima e nel mezzo del periodo vegetativo e produttivo (vale soprattutto per le piante da frutto). Il compost invece può essere prodotto anche sul balcone di casa, perché se si evitano scarti animali e si rigira ogni tanto il composto evitando i ristagni idrici, esso avrà anche un buon odore.
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