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La prevenzione dell'oidio avviene prevalentemente in campo agronomico, con la messa in atto di comportamenti che facilitano il corretto e sano sviluppo della pianta senza ricorrere, quando non necessario, all'utilizzo di prodotti che possono risultare aggressivi anche per la vegetazione. E' importante rimuovere le foglie e i rametti caduti, che potrebbero dare origine alla diffusione di un disturbo magari inizialmente localizzato, evitando anche i ristagni d'acqua che favoriscono anche lo sviluppo di funghi e di parassiti. Anche la potatura è un importante strumento di lotta alle malattie, poiché favorisce il ricircolo dell'aria tra le foglie e una crescita più sana per le piante interessate. Allo stesso modo, una concimazione azotata sarà utile per la crescita delle rose, ma non deve essere eccessiva per non favorire lo sviluppo della malattia.
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Se le misure preventive e di carattere agronomico non risultano sufficienti e la malattia si manifesta, sarà necessario intervenire tramite una mirata e specifica lotta chimica. In tal caso si utilizzeranno prodotti specifici a base di zolfo e di triazoli o di primidilici. L'utilizzo degli agenti chimici dovrà probabilmente avvenire più volte prima di poter debellare il disturbo. Ricorrere a prodotti chimici può rivelarsi utile anche in fase preventiva, con i trattamenti da applicare all'inizio della primavera e ripetere a distanza di tempo nel corso della stagione più fertile della pianta, che corrispondono anche ai periodi di maggiore rischio di diffusione dell'oidio. E' consigliabile ricorrere ai trattamenti nelle ore preserali, nebulizzando in modo molto accurato le piante per fare in modo che il prodotto penetri tra le foglie e si diffonda a proteggere l'intero organismo.
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