Il calicanto proviene da territori lontani, ma tuttavia è in grado di adattarsi anche ad un clima piuttosto temperato. Riesce a resistere bene sia in estate che in inverno. La posizione ideale per il calicanto è una zona soleggiata o anche parzialmente ombreggiata. Per quanto riguarda la potatura, il calicanto va potato prevalentemente in primavera, dopo che i fiori sono appassiti. Il suo arbusto tende ad allungarsi molto con il tempo e quindi, al fine di mantenere un comportamento compatto e denso, la potatura è largamente consigliata. Di base comunque, questa pianta mostra una crescita lenta quindi, potature di questo tipo sono piuttosto sporadiche. Durante il processo di potatura, bisogna lasciare intatti la maggior parte dei rami che non hanno più di due anni e procedere per lo più alla potatura esclusiva dei rami più vecchi.
Anche per quanto concerne la concimatura, il calicanto non presenta delle necessità particolari. Piuttosto, la concimazione avviene solamente durante i primi 2-3 anni dalla messa a dimora. Il concime che la pianta necessita è generalemente un concime organico. L'utilizzo del concime organico permette di fornire al colicanto un vasto insieme di nutrienti. Fondamentalmente un concime organico lavora come ammendante sulla struttura del terreno piuttosto che sulla pianta stessa. Dunque, il calicanto che sembra non avere particolari necessità per quanto riguarda l'apporto di specifiche sostanze chimiche, tende a trarre beneficio da un terreno stabile e ben bilanciato. Tra le varie sostanze contenute in questi concimi sono presenti fosforo, ferro, rame, potassio, cloro, zinco, boro e sono tutti legati al carbonio, permettendo quindi alla pianta di assorbirli facilmente.
Il calicanto viene facilmente colpito dagli afidi. Questi parassiti infettano specialmente i germogli, devastandoli quasi completamente se non si agisce in maniera immediata. E' consigliabile cercare di debellare gli afidi in primavera specialmente per evitare che si diffondano in tutto il giardino. Un altro problema del calicanto è la possibile marcitura delle radici a causa di un'eccessiva innaffiatura che comporta la morte dei rami. La completa sospensione del processo di bagnatura aiuta a risolvere il problema. A volte anche un caldo eccessivo può rovinare i rami e causare un afflosciamento delle foglie. In questo caso, è sufficiente rimuovere le zone danneggiate ed innaffiare la chioma. Questa operazione va effettuata durante le prime ore del mattino al fine di evitare lo sviluppo di scottature.
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