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Il melograno da fiore è una pianta che deve necessariamente stare al sole, altrimenti muore. Nonostante ciò, non teme le basse temperature anche se il gelo potrebbe danneggiare alcuni rami. Nelle zone dove l’inverno è particolarmente rigido, conviene coltivare questa pianta in un posto riparato; esistono anche delle varietà nane che non superano il mezzo metro di altezza, oppure delle varietà che producono fiori di altri colori, come bianchi, rosa o rossi, spesso usate come bonsai: questi tipi sono in genere più delicati rispetto all’albero, dunque conviene coltivarli in vaso. Il melograno tollera la siccità, tuttavia se si vogliono vedere i fiori e i frutti, conviene annaffiarlo regolarmente a partire dalla primavera, evitando sempre i ristagni d’acqua. Ogni dieci giorni circa insieme all’acqua bisogna somministrare del concime per piante da fiore.
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Il melograno da fiore ha bisogno di un terreno soffice e ben drenato, preferibilmente calcareo. Se lo coltiviamo in vaso, dobbiamo cambiare recipiente ogni tre anni circa. In primavera questo alberello viene spesso attaccato dagli afidi, mentre in estate la minaccia sono gli acari: per proteggere i fiori e i frutti conviene intervenire preventivamente con prodotti specifici. Le malattie fungine possono invece comparire se il terreno è troppo umido o inzuppato d’acqua, dunque bisogna fare attenzione ai ristagni. Se il melograno viene lasciato crescere ad arbusto, può anche formare delle siepi molto fitte e decorative, grazie alle abbondanti fioriture; se, invece, si vuole un albero di melograno, allora bisogna eliminare i ceppi che crescono alla base e che altrimenti lo farebbero diventare cespuglio. La potatura consiste in due operazione essenziali: tagliare di un terzo i rami che hanno fruttificato l’anno prima, e accorciare tutti i rami di dieci centimetri in primavera, per favorire una fioritura abbondante.
La propagazione del melograno da fiore può avvenire in due modi: in primavera si possono piantare i semi, dopo averli lasciati a mollo in acqua per due giorni; in estate, invece, si possono operare delle talee utilizzando i rami che non hanno fiorito. Non tutti lo sanno, ma il melograno viene usato anche per prodotti erboristici, per i quali servono soprattutto la corteccia e la buccia dei frutti. Inoltre, la buccia viene utilizzata anche per produrre liquori. Nell’antichità il melograno era coltivato solo come pianta da frutto, perché i frutti sono buoni e ne produce molti. Oggi, invece, il melograno viene piantato soprattutto a scopo ornamentale, perché richiede poche cure e soprattutto perché produce dei fiori bellissimi e dei frutti che offrono uno spettacolo molto particolare che va ad arricchire il giardino.
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