Pitosforo

Pitosforo: caratteristiche della specie

Sir Joseph Banks presidente della Royal Society inglese fondò il genere pittosporum con chiara allusione alla mucillagine resinosa che avvolge il seme nella capsula. Infatti, pitta significa pece e sporos significa in greco seme. Alcune specie di pitosforo a portamento arboreo forniscono un legname adatto a particolari impieghi. I fiori del pitosforo sono utilizzati dalle popolazioni indigene delle isole della Sonda per estrarre un olio essenziale di tipo cosmetico. Il pitosforo fornisce alle popolazioni delle foreste dell'Africa del Sud una corteccia che debitamente lavorata è poi utilizzata contro la dissenteria. Dall'Australia alla Cina alla Nuova Zelanda all'Italia nel mondo vengono coltivate a scopo ornamentale diverse varietà di pitosforo. Soprattutto in Europa il pitosforo sotto forma di siepe si trova in numerosi parchi e giardini privati.
pitosforo siepe

Pianta Ceanothus Vaso 24cm

Prezzo: in offerta su Amazon a: 9€


Pitosforo: semina e trapianto

pitosforo in giardino Si attribuiscono al genere pitosforo circa 150 specie arbustive e arborescenti, sempreverdi, semirustiche e considerate molto ornamentali. Il genere trova le sue origini con le moltissime specie in Australia, Nuova Zelanda ed Asia orientale. Le specie introdotte nell'area del Mediterraneo si sono perfettamente ambientate, tanto che la specie più comune e diffusa nella nostra penisola è il pitosforo tobira, una specie originaria della Cina e del Giappone. Il pitosforo si moltiplica normalmente mediante talea, da interrare, sul finire dell'estate, in cassone a vetri, sul consueto substrato di terriccio sciolto, mescolato con torba e sabbia, alla temperatura di almeno 16-18 gradi. Le piantine vanno trapiantate a maggio dell'anno successivo. Se si vuole invece seminarle va fatto a primavera anche se questa non è la scelta più indicata.

    Extragifts ecocube Lavanda - piante nel cubo di legno

    Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,99€


    Pitosforo: terriccio

    casa con siepi di pitosforoLa piantagione di giovani piante di pitosforo va effettuata nei mesi di ottobre e novembre o nei mesi di marzo e aprile. Nelle regioni più temperate è meglio effettuare la piantagione in primavera. Il pitosforo predilige terreno fertile, ben drenato ed una posizione soleggiata riparata dai venti freddi, se la zona è soggetta ad inverni rigidi e umidi. Il pitosforo va concimato con materia organica all'impianto, annaffiato con regolarità per tutta la primavera e per tutta l'estate, almeno fino al mese di settembre. Nelle regioni mediterranee dove il clima invernale è molto mite le piante se coltivate in maniera isolata possono anche assumere un portamento arboreo, raggiungendo l'altezza di 4-5 metri con un diametro di chioma di 2-3 metri. La foglia è oblungacon l'apice arrotondato dal classico colore verde scuro.


    Il pitosforo: fioritura

    fiore del pitosforoI fiori di questa bella e ornamentale pianta sono bianchi, giallognoli, verdastri o purpurei, anche di una tonalità quasi simile a quella del cioccolato. Il colore cambia a seconda della specie di appartenenza. Talvolta i fiori sono solitari più spesso riuniti in infiorescenze che possono assumere forme diverse: pannocchie, corimbi, false ombrelle terminali. Il pitosforo può presentare anche piccole infiorescenze ascellari ed in questo caso sono sia terminali che laterali sui rami. I fiori del pitosforo producono frutti capsulari, di forma ovata o globosa, che si aprono in 2 o 4 valve coriacee o legnose e che contengono da due a diversi semi di colore rosso bruno, avvolti da una materia vischiosa e mucillaginosa. Nemici di questa pianta sono le cocciniglie. Se la pianta viene attaccata occorre irrorare subito con prodotti specifici.



    Guarda il Video
    • pitosforo siepe Il pitosforo è un genere di piante diffuse in gran parte del globo, dall'Asia fino al continente australe; le specie dif
      visita : pitosforo siepe

    COMMENTI SULL' ARTICOLO