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Le siepi per terrazzi vengono collocate in contenitore, vista la mancanza di piena terra; visto che le piante rimarranno nello stesso vaso a lungo, risulta opportuno scegliere i vasi più grandi possibile, in modo da poterli riempire con una buona quantità di terriccio, per permettere agli arbusti di sviluppare un apparato radicale ampio e ben sviluppato. Ma siccome i vasi verranno posizionati su una struttura a sbalzo della casa, è fondamentale evitare carichi eccessivi, che potrebbero danneggiare il terrazzo stesso: se consideriamo il vaso, più la terra, le piante, e l'acqua delle annaffiature, raggiungiamo rapidamente carichi decisamente importanti. Quindi in genere si prediligono vasi in materiale abbastanza leggero, come la plastica o la resina rotazionale, visto che necessitiamo di ampie vasche. In commercio troviamo anche vasi in cotto o in metallo molto leggeri, costituiti da un reticolo in ferro, rivestito con un sottile strato di alluminio o di coccio, in modo da poterli utilizzare anche in queste condizioni.
Quando si intende preparare una siepe, è importante scegliere piante sempreverdi, o comunque con vegetazione fitta e compatta, in modo che la privacy garantita dalla struttura sia durevole, e presente anche nei mesi invernali. Di solito le siepi per terrazzi vengono preparate con piante del tutto simili a quelle utilizzate in giardino, anche se il luogo di coltivazione, riparato e leggermente riscaldato dalle mura di casa, può permettere di utilizzare anche piante che in giardino potrebbero soffrire il freddo. Ad esempio piante come le buganvillee o il gelsomino officinale, possono venire coltivate sul terrazzo anche nelle zone del nord Italia: in caso di gelate molto intense e prolungate, risulta semplice e veloce coprire un vaso con agritessuto. Più comunemente si utilizzano arbusti come ligustro, bosso, fotinia, viburno, evonimo, alloro, lavanda. Spesso si prediligono piante di varietà nane, come nel caso di alcune particolari specie di cipresso; questo perché i cipressi da giardino avrebbero uno sviluppo eccessivo, che non si addice ai vasi.
La coltivazione delle piante in vaso pone qualche difficoltà, anche quando si tratta di piante che in giardino tendono a svilupparsi senza la necessità di molte cure. Visto che l'apparato radicale degli arbusti è costretto a svilupparsi in un contenitore ristretto, le piante in vaso tendono ad avere maggiori esigenze idriche, e a manifestare più rapidamente problemi legati alla siccità o agli eccessi di annaffiature. Se ad esempio un viburno a dimora da 3-4 anni in piena terra, tenderà ad accontentarsi delle piogge, la stessa pianta in vaso continuerà ad avere bisogno di annaffiature nel periodo estivo, quando il terreno risulta completamente asciutto. Quindi, preparatevi ad annaffiare la vostra siepe in vaso, durante la bella stagione, evitando di lasciare il terriccio inzuppato d’acqua. Ricordatevi di posizionare un sottovaso sotto ogni contenitore, per non far cadere l'acqua delle annaffiature in eccesso. Le potature dovranno essere svolte con cura, per evitare che i rami più lunghi occupino una gran parte del vostro spazio all'aperto.
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