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Come detto al paragrafo precedente, il ficus ginseng bonsai è un arbusto tropicale. La sua famiglia vegetale di appartenenza è quella delle Moraceae, mentre il nome ginseng deriva dal termine asiatico attribuito alle forme che questa specie è un grado di assumere durante la sua crescita. La pianta si presenta con radici grosse, robuste e nodose che si attorcigliano dando vita a forme davvero stupefacenti. Le foglie del ginseng ficus bonsai sono, invece, ovali, grandi e di color verde lucido. Questa pianta, coltivata in vaso come un bonsai, non fiorisce facilmente. Le fioriture sono rare e quando accadono non rivestono un grande valore ornamentale. I frutti del ginseng ficus bonsai sono simili a dei piccolissimi fichi, ma anche in questo caso non rivestono alcun interesse ornamentale. Il particolare effetto decorativo di questo piccolo albero si deve proprio alla forma delle sue radici e delle foglie. L’apparato radicale della pianta adulta o molto vecchia assume spesso un tipico colore grigio cenere.
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Il ficus ginseng bonsai necessita di un terriccio adatto, di un’adeguata esposizione e di corrette irrigazioni e concimi. Il terriccio ideale per la coltivazione del ficus ginseng bonsai è fertile e ben drenato. Di solito si usa un terriccio specificamente studiato per le specie bonsai, in alternativa si può usare un mix di sabbia e di terriccio universale, facendo attenzione a prevedere metà dell’uno e dell’altro. L’esposizione di questo bonsai dipende dalla stagione e della temperatura della zona in cui viene coltivato. La pianta va tenuta in casa durante l’autunno e l’inverno, mentre dalla primavera all’estate può essere esposta all’esterno. Per svilupparsi in maniera sana, il ginseng ficus bonsai necessità di luce solare, ma non diretta, perché l’esposizione eccessiva stimola l’abbondante e veloce crescita della pianta. In primavera e in estate è utile collocare il bonsai in una posizione a mezz’ombra, mentre negli inverni rigidi e freddi è meglio porlo in un ambiente interno ampiamente illuminato. La temperatura ideale per il ginseng ficus bonsai è medio alta, perché la pianta è tipicamente tropicale, mentre in inverno si dovrebbe fare attenzione a non collocarla a temperature inferiori ai dieci gradi. E’ anche utile non collocare la pianta in vasi fatti con materiali che si surriscaldano, perché il calore eccessivo rischia di far seccare le radici. Il fondo del vaso e il terriccio devono, infatti, essere mantenuti costantemente umidi, ma non inzuppati. In questo caso è meglio aggiungere alla base un sottovaso di argilla espansa che assorbe l’umidità in eccesso trattenendo solo la quantità di acqua necessaria a umidificare il substrato. Le irrigazioni della pianta vanno calibrate in base al clima. In primavera e in estate il ficus ginseng bonsai ha maggiori necessità idriche, mentre nei mesi invernali e autunnali le irrigazioni devono essere più rade. In genere ci si accorge di dover irrigare la pianta quando il terriccio si presenta asciutto. Questo ficus va concimato con concimi specifici per piante bonsai. I fertilizzanti adatti devono essere poveri di azoto per evitare un eccessivo e disordinato sviluppo delle foglie. La concimazione può essere sospesa se la pianta viene coltivata su un terriccio già ricco di sostanza organica. Il ficus ginseng bonsai viene già venduto dopo adeguata potatura e non è necessario ricorrere a ulteriori tagli. I suoi rami e le radici, inoltre, sono nodosi e grossi e tagli effettuati da un principiante potrebbero condurre la pianta alla morte.
Il ginseng fucus bonsai, oltre ad avere un innegabile valore ornamentale, riveste anche una certa utilità per l’ambiente. Questa pianta, per i suoi effetti benefici e antinquinamento, si può definire, a pieno titolo, “ecologica”. Il suddetto bonsai ha la capacità di deumidificare l’aria e di depurarla dalle sostanze nocive. Questo albero, infatti, assorbe grandi quantità di formaldeide emesse dalle vernici dei mobili e dei tendaggi, ma anche dal fumo di sigaretta. Per svolgere al meglio le sue funzioni, la pianta va regolarmente tenuta lontana da ambienti troppo freddi, dagli sbalzi termici e dalle correnti d’aria.
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