Originario della Cina, il pesco raggiunse l'Europa in seguito ai molti viaggi in Medio Oriente di Alessandro Magno che, affascinato appunto da questo arbusto, decise di importarlo. in Egitto solitamente questa pianta è considerata l'icona del silenzio, ma dall'Est all'Ovest del mondo in tutti i modi, il significato simbolico dei fiori di pesco è pressoché il medesimo: rinascita. In particolare però, ci sono due diverse interpretazioni nel linguaggio dei fiori per quanto riguarda il pesco: se regalati esprimono ammirazione e una profonda riconoscenza; se sognati invece stanno ad indicare che si è felici e soddisfatti della propria vita. Generalmente di colore rosa chiaro i petali dei fiori di pesco sono di solito accostati ai sentimenti amorosi, indicano infatti l'amore immenso e senza fine. Se invece di colore rosso, sono simbolo di compiacenza e disponibilità.
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L'albero di pesco ha origini antichissime, risale addirittura all'antico Egitto e pare che per alcune divinità fosse una pianta sacra. Importato dall'Oriente, in Italia fa la sua prima apparizione agli inizi dell'Ottocento, facendone oggi del nostro paese il secondo produttore mondiale. La caratteristica peculiare dei fiori di pesco è che si sviluppano prima delle foglie. Sbocciano tra marzo e aprile, sono costituiti da cinque petali e cinque sepali alla base e hanno corolle che vanno dal bianco, al rosa, al rosso porpora. Protagonista di molti quadri, canzoni e poesie, alla nascita del pesco è legata anche un'antica leggenda. Si narra che un pescatore, dopo aver tirato con fatica un grosso pesce a riva, trovò al suo interno un grande e strano nocciolo. Incuriosito decise allora di piantarlo accanto alla sua capanna e così, dopo qualche mese, nacque un piccolo arbusto che in primavera si ricoprì di profumati e graziosi piccoli fiori rosei. Quindi alla comparsa del primo frutto gli fu dato il nome di "pesca" in omaggio appunto alla sua provenienza.
Il nome botanico dell'albero di pesco è "Chaenomeles japonica", da qui si evincono le sue origini asiatiche e la stretta parentela con le mele e le mele cotogne. Molto presente nei frutteti è comunque considerato anche un arbusto da giardino, in quanto ha una grande capacità di adattamento a qualsiasi tipo di terreno, non supera i due metri di altezza ed è molto resistente anche a un clima asciutto e rigido. Ma vediamo nel dettaglio come si coltiva. Prima di tutto occorre lavorare bene il terreno, aggiungendo del terriccio fresco e un poco di stallatico (letame), dopo ciò poniamo a dimora la nostra pianta avendo cura di comprimere il terriccio ai lati dei fusti. Procediamo infine con l'annaffiatura. A proposito di quest'ultima, l'albero di pesco non necessita di molta acqua, va infatti annaffiato solo nella bella stagione o in caso di siccità (condizione che tuttavia riesce a sopportare molto bene).
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