COMPO SANA TERRICCIO DI QUALITA' SPECIFICO PER LA COLTIVAZIONE DEGLI AGRUMI SACCO DA 50 LT |
Il mandarino, frutto diffusissimo e molto apprezzato per il suo sapore caratteristico, è presente in diverse varietà: quello comune è detto anche Avana; altre tipologie sono il tangerine, il King, il Cleopatra. Il frutto di mandarino, inoltre, ha dato vita a una serie di frutti cosiddetti ibridi: il mandarancio, la clementina e il mapo. Il primo è un incrocio tra mandarino e arancia; il secondo è un tipo di agrume che si ricava dal mandarino e dal mandarancio ed è stato coltivato per la prima volta in Algeria da un frate, Clemente Rodier, da cui prende il nome; l’ultimo, infine, è un incrocio tra mandarino e pompelmo, ha sapore acidulo e presenta, anche a piena maturazione, una buccia molto sottile di colore verde. Il mapo, in particolare, è famoso perchè da esso si produce il liquore Mapo Mapo, un prodotto dell'azienda Campari. Il primo a sperimentare l'incrocio tra mandarino e pompelmo è stato, negli anni 70', il siciliano Francesco Russo.
pianta di Clementino in Fitocella Altezza REALE 140 cm vera pianta da frutto |
Il mandarino è interamente commestibile, eccezion fatta per la sua buccia. La qualità di un mandarino, dal punto di vista culinario, si giudica dalla lucidità della buccia e dall’assenza di ammaccature. La buccia è rimovibile facilmente con un coltello o con le mani. I mandarini possono essere conservati in frigorifero anche per una settimana; a temperatura ambiente, invece, resistono per massimo 3 giorni, sempre che siano tenuti in un luogo fresco e asciutto. Si tratta di uno dei frutti con la più alta percentuale di zuccheri (intorno al 18%) e, conseguentemente, di calorie: per questa ragione è sempre bene moderarne il consumo. Seppur in proporzioni ridotte rispetto all’arancia, il mandarino è una buona fonte di vitamina C; contiene anche potassio, vitamina A e calcio. Il mandarino, frutto con elevate proprietà dissetanti, non contiene glutine e per questo può essere consumato anche dalle persone affette da celiachia.
Del mandarino non si butta nulla, né la polpa commestibile né la buccia. Se la prima è la parte commestibile del frutto, anche dalla seconda si può ricavarne una qualche utilità. Dal mandarino, frutto che ha ottime capacità terapeutiche, si ricava il limonane, sostanza che ritarda l’invecchiamento della pelle. Dalla buccia si estraggono poi altre sostanze che presentano notevoli proprietà ansiolitiche oltreché anti-insonnia. Il mandarino è fortemente indicato per chi soffre di disturbi all’intestino, soprattutto grazie alla notevole quantità di ferro che contiene. In qualità di frutto nutriente e facilmente digeribile, è indicato per le diete. Anche i semi sono utili, in quanto ricchi di vitamine. In uno di quei rimedi che vengono comunemente definiti "rimedi della nonna", il mandarino viene assunto con del miele, con il fine di combattere le difficoltà respiratorie.
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