Il termine “biologico” indica un qualcosa esistente in natura e non creato artificialmente. I concimi biologici sono dei tipi di fertilizzanti composti da elementi che derivano dal mondo animale e vegetale. Le concimazioni biologiche sono le più utilizzate in agricoltura perché i fertilizzanti sono ricavati solo ed esclusivamente da sostanze presenti in natura e non da reazioni chimiche. Inoltre, queste, sono le più diffuse per la coltivazione di piante che producono frutti di cui l’uomo e gli animali si nutrono. Non tutti sono a conoscenza del fatto che l’utilizzo di sostanze chimiche potrebbe causare danni anche all’uomo che consuma i frutti. I concimi biologici possono essere utilizzati sia per grandi coltivazioni e sia per delle piantine nei nostri orticelli di casa. Questi tipi di fertilizzanti possono essere acquistati nei punti vendita specializzati oppure in un qualsiasi negozietto che si occupa di giardinaggio.
Vari sono i metodi di preparazione dei concimi biologici ed ognuno possiede dei vantaggi e degli svantaggi. Questi tipi di fertilizzanti vengono raggruppati in tre categorie: quella animale, quella vegetale e quella mista. I concimi biologici appartenenti alla categoria animale sono il letame, il sangue di animali da macello essiccati e i liquami zootecnici. Ognuno di questi concimi presenta delle caratteristiche differenti che alterano in senso positivo o negativo il terreno. Il letame è considerato il fertilizzante biologico per eccellenza, è un vero e proprio toccasana. Il letame lo si ricava dal miscuglio degli escrementi degli animali da allevamento lasciati a macerare. Il letame più utilizzato, sia per qualità che per costo basso, è il letame bovino. Quello molto più raro, invece, è il letame equino. I liquami, rispetto al letame, sono meno utilizzati perché possono inquinare l’ambiente e danneggiare le falde acquifere.
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