La coltivazione dell’hibiscus rosa sinensis deve essere attenta e scrupolosa se si vogliono ottenere risultati soddisfacenti. Se viene messo a dimora a terra, l’hibiscus ha bisogno di un terreno morbido, arieggiato e ben drenato, dunque conviene mischiare al terriccio anche un bel po’ di sabbia, materiale ideale per favorire il drenaggio. Questa pianta ama le posizioni molto luminose, ma è meglio non lasciare che sia esposta al sole per troppe ore al giorno; d’estate, in particolare, se la coltiviamo in vaso, conviene spostarla in un luogo riparato dai raggi solari diretti, soprattutto se viviamo in una zona dal clima estivo particolarmente caldo. In inverno, invece, bisogna tenere l’hibiscus a una temperatura che si aggiri tra i dieci e tredici gradi; se non è possibile tenerlo al riparo, è possibile che perda le foglie e in presenza di gelate potrebbe anche deperire fino a morire. Per questo motivo, se si vive in zona dal clima gelido in inverno, conviene tenere questa pianta sempre in casa, al massimo la si può mettere fuori durante i mesi estivi.
L’hibiscus rosa sinensis ha bisogno delle cure ordinarie che servono a qualsiasi altra pianta. Bisogna ricordarsi che le irrigazioni devono essere regolari in estate, ma bisogna versare l’acqua solo quando il terreno è perfettamente asciutto. Se fa particolarmente caldo è consigliabile anche vaporizzare il fogliame con dell’acqua. Una volta al mese è bene fornire all’hibiscus del concime specifico per questo tipo di piante, affinché gli fornisca le sostanze nutritive necessarie per avere un’abbondante fioritura e per far sì che i fiori siano di un rosso vivo. Negli esemplari di hibiscus giovani la potatura non è necessaria: questa pratica va effettuata solo a partire dal quarto anno d’età della pianta. Le potature dovranno avere l’obiettivo di contenere le ramificazioni, affinché la pianta mantenga un portamento eretto ed elegante e affinché la fioritura sia sempre bella e duratura.
La moltiplicazione dell’hibiscus rosa sinensis può avvenire per semina o per talea. La semina va effettuata a luglio, interrando i semini in un terreno lavorato e formato da terriccio, sabbia e torba. La talea va effettuata in primavera: bisogna asportare un ramo giovane di circa dieci centimetri e bisogna metterlo a dimora in un recipiente pieno di terreno morbido, che andrà tenuto a una temperatura di circa venti gradi. Dopo l’attecchimento della pianta che avviene dopo qualche settimana, sarà possibile trasferire la talea in un altro vaso o a terra. Per mantenere bene l’hibiscus bisogna conoscere i suoi principali nemici, ossia la cocciniglia, gli afidi e il mal bianco. La cocciniglia è la responsabile delle macchiette marroni che si formano sulle foglie, problema che si può facilmente risolvere lavando il fogliame con dell’ovatta bagnata con acqua e alcool. In alternativa si possono usare dei prodotti specifici, utili anche per combattere gli afidi, parassiti che attaccano i germogli giovani e i boccioli. Il mal bianco, conosciuto anche come oidio, porta invece alla formazione di macchie bianche sul fogliame e va trattato con prodotti specifici.
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