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Come già specificato precedentemente, esistono varie specie di questa pianta ed ognuna di essa presenta delle caratteristiche differenti. Le specie di cui ci occupiamo ora sono cinque: La Kalmia carolina, la Kalmiahirsuta, la Kalmiaangustifolia, la Kalmialatifolia e la Kamlia cuneata. La Kalmia carolina raggiunge massimo un metro di altezza e presenta una lanuggine sul corpo; la Kalmiahirsuta è una pianta di difficile coltivazione, raggiunge un’altezza massima pari a sessanta centimetri e fiorisce in estate; la Kalmiaangustifolia può raggiungere fino ad un metro di altezza ed ha quasi le stesse caratteristiche della Kalmia carolina; la Kalmialatifolia è quella più conosciuta e diffusa, raggiunge circa tre metri d’altezza, le sue foglie sono lucide ed è chiamata anche “l’alloro americano”; la Kalmia cuneata è una pianta sia sempreverde che decidua, fiorisce durante il periodo estivo e i suoi fiorellini sono di colore bianco.
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La Kalmia ama essere esposta ai raggi diretti del sole, può crescere anche in zone di mezz’ombra ma avrà uno sviluppo ben diverso e leggermente più lento. Riesce a sopportare sia temperature calde che quelle fredde, solo le piantine più giovani hanno bisogno di più cure con condizioni climatiche più rigide. Questo tipo di pianta necessita particolarmente di acqua soprattutto durante il periodo di fioritura (la pianta dovrà essere annaffiata con frequenza durante la fioritura, facendo attenzione a non lasciare mai asciutto il suo terreno). Durante il periodo autunnale e quello invernale, le irrigazioni, va diminuite ma non abolite. Il terreno ideale per la Kalmia è un terriccio sciolto che sia ben drenato e con ph acido ma, in caso di terreni fertili, riesce a vivere lo stesso. Per aiutare la piantina nel suo sviluppo possiamo somministrarle del concime. La prima cosa da fare è somministrarle del concime organico interrandolo nella zona di terreno dove cresce la pianta, in questo modo favoriremo una fioritura bella e abbondante. Successivamente procediamo con somministrarle del fertilizzante specifico in modo da rafforzare la piantina. La messa a dimora della Kalmia può essere effettuata durante il periodo primaverile oppure durante quello autunnale. E’ importante ricordare che prima di effettuare la messa a dimora bisogna preparare il terriccio ideale per questa pianta, basta creare un miscuglio di foglie, terra, torba e sabbia.
La moltiplicazione di questa pianta avviene attraverso due metodi: abbiamo la moltiplicazione per seme e la moltiplicazione per talea. Per la moltiplicazione per seme si raccolgono appunto i semi dell’anno precedente e si sotterrano durante il periodo primaverile. Per quanto riguarda la moltiplicazione per talea si effettua dopo il periodo primaverile. Letalee vanno poste in un piccolo vasetto contenente della sabbia e della torba in egual quantità, queste vanno conservate in luoghi umidi e freschi fin quando non avranno sviluppato le loro radici. Per far in modo che tutto il procedimento avvenga nel modo più giusto è necessario tenerle in un luogo protetto per un paio di anni prima che avvenga la messa a dimora. La kalmia è un tipo di pianta facilmente attaccata da parassiti come gli afidi e le foglie che attaccano i fiori indebolendo e distruggendo la piantina. Le malattie che portano alla distruzione della pianta non sempre sono causate dagli attacchi dei parassiti ma spesso la Kalmia viene attaccata anche dai funghi. Alcune specie che sono solite attaccare questo tipo di pianta sono l’oidio, chiamato anche mal bianco, che manifesta la sua presenza con la formazione di ragnatele bianche sulla parte superiore delle foglie. Un’altra specie di funghi è il marciume radicale, ci accorgiamo che le radici cambiano colore e diventano giallastre. Per evitare la formazione di marciume sulle radici è bene prendersi cura della pianta, somministrandole la giusta quantità di acqua ed esponendola in luoghi con climi graditi ad essa.
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