Passiflora - Passiflora edulis

Generalità

La passiflora appartiene alla famiglia delle Passifloracee ed al genere Passiflora, comprendente diverse specie tra cui le più importanti sono: P. edulis, la principale dal punto di vista frutticolo, P. alata, P. quadrangularis e P. caerulea. È un arbusto a portamento rampicante e sarmentoso, alto fino a 5-6 m, i fusti sono erbacei, molto ramificati, di colore verde intenso, a sezione circolare, quadrangolare, triangolare o poligonale e dotati di viticci robusti che si avvolgono ai sostegni con molta facilità. Le radici sono fascicolate e si possono sviluppare parecchio in profondità. Le foglie sono alterne, di forma, consistenza, dimensioni ed aspetto variabili, con specie a foglie semplici lanceolate, bilobate o palmate con 3-9 lobi; in alcune specie le dimensioni sono di pochi cm mentre in altre sono lunghe circa 1 m. Il frutto è una bacca allungata o ovoidale, lunghi 5-6 cm; la buccia è di color verde che diventa bruno-violetto a maturità, i semi sono numerosi e di color viola scuro.
Fiore di Passiflora

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Fiori

passiflora edulis I fiori sono normalmente ermafroditi, ascellari e solitari, raramente raggruppati, le dimensioni sono molto variabili in dipendenza della specie, potendo arrivare al diametro di 12-15 cm della Passiflora quadrangularis. La corolla è formata da un certo numero di petali sistemati a raggiera piana con colori brillanti, attorno al centro si trova una corona di filamenti molto vistosa che assume forme e dimensioni molto variabili da specie a specie. I primi fiori cominciano a comparire a 6-12 mesi dalla messa a dimora, l’emissione è scalare dato che si formano man mano che il tralcio si allunga, in Sicilia la fioritura si protrae da giugno a settembre, mentre ai tropici fiorisce tutto l’anno.

La Passiflora edulis, a differenza delle altre specie è autofertile, l’impollinazione è entomofila, operata dalle api e da altri insetti pronubi.


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Clima e terreno

passiflora Le passiflore sono piante di origine tropicale (sud est asiatico), però alcune sono in grado di adattarsi anche in climi temperati caldi come il bacino del Mediterraneo. La Passiflora edulis a frutto morato in Sicilia vegeta bene in quanto tollera le basse temperature, mentre la Passiflora edulis flavicarpa fa fatica perché ha esigenze termiche maggiori, per cui esprime il meglio negli ambienti tropicali più caldi. Le passiflore dotate di un’elevata resistenza al freddo possono essere coltivate fino a 2000 m di altitudine in Messico ed in Perù.

In linea generale, le specie che si adattano ai climi mediterranei, vivono bene a temperature comprese tra 18-27°C d'estate e 10 °C d'inverno, tollerano abbastanza bene i valori termici vicino allo zero. Deve essere posizionata in ambienti soleggiati, preferibilmente a sud, la luce deve essere ottima e abbondante. Le passiflore fioriscono quando il giorno è lungo, con meno di 12 ore di luce la differenziazione delle gemme a fiore diminuisce. Le piogge abbondanti in fase di fioritura disturbano l’attività di impollinazione degli insetti pronubi, queste piante temono i venti forti, che si possono verificare specialmente in alcuni arcipelaghi come le Hawaii.

Le passiflore prediligono terreni sabbiosi, poveri, profondi e subacidi; su suoli troppo calcarei si manifestano fenomeni di clorosi per il mancato assorbimento dei microelementi, mentre l’accumulo idrico nel terreno favorisce i marciumi del piede (fusariosi).


Tecniche di coltivazione

passiflora La propagazione delle passiflore avviene prevalentemente per seme, può essere fatta per talea legnosa in modo da ottenere piante omogenee, però è un’operazione costosa. Queste colture, visto il portamento sarmentoso e rampicante, necessitano di strutture di sostegno, le più impiegate sono le controspalliere, alte 2 m, costituite da pali distanziati 3-6 m l’uno dall’altro e da due fili posti rispettivamente a 1,5 e 2 m di altezza. La distanza tra le file è di 3-5 m, ottenendo da 500 a 1000 piante/ha, in Brasile i sesti sono 2,5 X 3 m, con una densità di 1500 piante/ha, in quanto gli impianti hanno una durata di 1-2 anni, mentre nel caso precedente di 4-5 anni. La fase di allevamento consiste nel favorire la formazione di una coppia di tralci o cordoni, disposti in senso opposto, per ogni filo, eliminando tutti i rami che si formano al di sotto dei fili. Dai cordoni si originano le formazioni fruttifere che pendono verso il basso ed iniziano a fiorire. Durante il periodo di riposo, dopo la raccolta, può essere eseguita la potatura, che consiste nel raccorciamento a 10-20 cm delle formazioni fruttifere; in alcune aree la potatura non viene effettuata in quanto provoca una riduzione della fruttificazione.


Passiflora - Passiflora edulis: Cure colturali

Le asportazioni di azoto, fosforo e potassio, per produzioni di 20 t/ha, sono rispettivamente 200 kg/ha, 20 kg/ha e 180 kg/ha; i concimi, soprattutto quelli azotati, devono essere distribuiti 3-4 volte nell’arco dell’anno. Le passiflore hanno una parte aerea che traspira molto, se le piogge non sono ben distribuite durante l’anno bisogna intervenire con l’irrigazione in quanto eventuali stress idrici rallentano lo sviluppo e, in prossimità della maturazione, provocano raggrinzimento dei frutti che cadono a terra. La maturazione di solito avviene due mesi dopo la fioritura; generalmente i frutti vengono consumati freschi aprendoli a metà e asportando con un cucchiaino la polpa acidula contenuta all’interno. Tra i parassiti vegetali il più pericoloso è il marciume del piede, mentre quelli animali più frequenti sono le cocciniglie e gli acari.


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