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Il Bonsai Olivo, come del resto tutti i bonsai, va annaffiato ogni volta che la terra del vaso è asciutta. La frequenza dipende chiaramente dalla dimensione del bonsai, dalla sua ubicazione, dalla stagione ed in ultimo dal tipo di terriccio. In inverno ad esempio va annaffiato ogni 15/20 giorni, mentre in primavera ed autunno due volte la settimana, fino ad arrivare ad una frequenza giornaliera in piena estate. A luglio e ad agosto, è bene evitare innaffiature nelle ore più calde e soleggiate, mentre in inverno quando fa troppo freddo e c'è pericolo che geli, l'acqua va versata pian piano sul terriccio senza bagnare le foglie. In estate invece quando fa particolarmente caldo, è bene nebulizzare anche le foglie. La potatura nel Bonsai Olivo od Ulivo è necessaria per sfoltire la chioma, in modo da portare luce, sole e calore in qualsiasi parte della pianta. Durante l'anno oltre la cimatura e la potatura necessarie per ottenere la forma desiderata, vanno effettuati piccoli interventi utili per mantenere la pianta nella dimensione richiesta ed eliminare eventuali rami spezzati. Il Bonsai Olivo, sopporta anche potature drastiche, perché è robusto e rigoglioso.
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Per il Bonsai Olivo non è necessario un terriccio particolare, in quanto questa pianta è poco esigente. L' importante è garantire un buon drenaggio ed evitare ristagni d'acqua che possono provocare malattie dovute a funghi. Un buon terreno può essere considerato quello composto per una metà dal cosiddetto terriccio universale, e per l' altra metà da torba ed argilla mescolati insieme. Per quanto riguarda le concimazioni, vanno effettuate nel periodo in cui la pianta vegeta che va dal mese di marzo a quello di ottobre, utilizzando concimi organici specifici per bonsai, facilmente reperibili in commercio. E' opportuno evitare di concimare il bonsai olivo in inverno perché la pianta è in stasi vegetativa ed in piana estate (luglio/agosto). Prima di concimare il bonsai, è opportuno bagnare il terriccio in modo da non danneggiare l'apparato radicale. Per quanto riguarda le malattie, il bonsai ulivo è soggetto a cocciniglia, fumagine, afidi e ragnetto rosso. Per combattere i parassiti, si possono utilizzare stagionalmente antiparassitari preventivi. Le macchie biancastre della cocciniglia, possono essere eliminate con un semplice spazzolino.
Il bonsai olivo, può essere riprodotto per seme, talea e margotta. Per seme : è un sistema piuttosto lungo (servono infatti anni per avere un bonsai), ma che ha il vantaggio di poter controllare sin da subito come si sviluppa la nostra piantina e si può quindi meglio disciplinarne la forma. La semina va fatta in primavera o fine estate, su un terriccio composto. Per talea : è un sistema sicuramente più veloce rispetto alla semina, ma anche più difficile e con percentuali di successo finale abbastanza scarse. In autunno si prende dalla pianta originaria un ramo legnoso e lo si pianta in un terreno misto a sabbia. Quando sono trascorsi circa 15 giorni, se l'operazione ha avuto successo, assisteremo alla comparsa delle prime gemme. Per margotta : è forse il metodo migliore per riprodurre un bonsai di olivo. In primavera si sceglie un ramo interessante dalla pianta, lo si scorteccia, lo si inserisce in un contenitore contenente terriccio, fino a quando non si sviluppa l'apparato radicale. A questo punto si taglia il ramo e lo si mette in un vaso con terriccio per bonsai, che sia altamente drenante. E' possibile riprodurlo anche dai polloni della pianta originaria.
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